Le pesche tabacchiere dell’Etna
difficili da conservare, impossibili da dimenticare, domani una ricetta estiva con questo meraviglioso frutto
L’antico frutto siciliano non è facile da trovare, ma il suo gusto val bene una ricerca accurata. Oggi è possibile trovarlo anche fuori dall’isola.
La pesca tabacchiera è bella perché rara ed è buona perché tenera e dolcissima. La sua forma schiacciata le è valso questo nome tutto particolare, e le sue mitiche origini siciliane la rendono ancora più affascinante.
Le caratteristiche organolettiche sono eccellenti ma la produzione, tipica delle pendici dell’Etna, è davvero limitata. Questa particolare pesca è infatti molto delicata: riesce a conservarsi solo qualche giorno dopo la raccolta e, a causa della forma, risulta poco adatta al confezionamento e trasporto. Per questo la Tabacchiera resta ancora oggi un frutto di nicchia, da gustare specialmente sul territorio di Catania.
Ma non disperate: trovare pesche tabacchiere fuori dalla Sicilia non è certo impossibile. Il loro essere preziose e rare, però, ha un piccolo riflesso anche sul prezzo, che si assesta qualche punto sopra alla media rispetto a quello delle altre pesche. Il motivo è dovuto proprio alle difficoltà di conservazione e di trasporto, nonché alla scarsa disponibilità di questa varietà che – per la sua natura delicata – non viene prodotta in grandi quantità. Questa pesca dal profumo intenso, che racchiude in sé la terra magica dell’Etna, in quanto a sapore non ha rivali. Così, una volta assaggiata, è subito chiaro che il suo gusto vale di più e – perché no? – magari vale anche una ricerca più accurata tra i banchi dell’ortofrutta di ogni latitudine.
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