Le pesche tabacchiere dell’Etna

Le pesche tabacchiere dell’Etna

Le pesche tabacchiere dell’Etna
Le pesche tabacchiere dell’Etna

difficili da conservare, impossibili da dimenticare, domani una ricetta estiva con questo meraviglioso frutto

L’antico frutto siciliano non è facile da trovare, ma il suo gusto val bene una ricerca accurata. Oggi è possibile trovarlo anche fuori dall’isola.

La pesca tabacchiera è bella perché rara ed è buona perché tenera e dolcissima. La sua forma schiacciata le è valso questo nome tutto particolare, e le sue mitiche origini siciliane la rendono ancora più affascinante.

Le caratteristiche organolettiche sono eccellenti ma la produzione, tipica delle pendici dell’Etna, è davvero limitata. Questa particolare pesca è infatti molto delicata: riesce a conservarsi solo qualche giorno dopo la raccolta e, a causa della forma, risulta poco adatta al confezionamento e trasporto. Per questo la Tabacchiera resta ancora oggi un frutto di nicchia, da gustare specialmente sul territorio di Catania.

Ma non disperate: trovare pesche tabacchiere fuori dalla Sicilia non è certo impossibile. Il loro essere preziose e rare, però, ha un piccolo riflesso anche sul prezzo, che si assesta qualche punto sopra alla media rispetto a quello delle altre pesche. Il motivo è dovuto proprio alle difficoltà di conservazione e di trasporto, nonché alla scarsa disponibilità di questa varietà che – per la sua natura delicata – non viene prodotta in grandi quantità. Questa pesca dal profumo intenso, che racchiude in sé la terra magica dell’Etna, in quanto a sapore non ha rivali. Così, una volta assaggiata, è subito chiaro che il suo gusto vale di più e – perché no? – magari vale anche una ricerca più accurata tra i banchi dell’ortofrutta di ogni latitudine.

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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