Insalata Carciofi, Carote e Cipollotti

Insalata Carciofi, Carote e Cipollotti freschi

Insalata Carciofi, Carote e Cipollotti
Insalata Carciofi, Carote e Cipollotti

 

Insalata Carciofi, Carote e Cipollotti. E’ arrivata la primavera prepariamo un insalata fresca e con prodotti di stagione, utilizziamo tutto delle verdure quindi anche i gambi dei carciofi e le foglie dei cipollotti.

Ingredienti per quattro persone

  • 4 carciofi
  • 4 cipollotti freschi
  • 2 carote grosse
  • il succo di due limoni
  • quattro cucchiai di OEVO
  • sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • peperoncino piacere.

Preparazione

Prepariamo la vinaigrette,  spremete i due limoni togliete i semi,, aggiungete l’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale e mescolate bene.

Pulite i carciofi e tagliateli a fettine fini, riporli in una ciotola e irrorare con la vinaigrette, pulite i gambi dei carciofi, tagliateli a pezzettini, aggiungeteli nella ciotola.

Pulite e affrettate i cipollotti, tagliare finemente anche le foglie dei cipollotti e aggiungete al resto.

Pulite le carote tagliatele a pezzetti e aggiungeteli al resto, aggiustate di sale, poco perché lo

avevamo già inserito nella vinaigrette, aggiustate di pepe, se volete aggiungete il peperoncino a piacere.

Dopo aver condito pressate con una forchetta e coprire la ciotola con la pellicola, mettere in frigo per una diecina di minuti, mescolate bene e servire.

Buon Appetito.

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il Carciofo.

Il carciofo è una pianta erbacea perenne alta fino a 1,5 metri, provvista di un rizoma sotterraneo dalle cui gemme si sviluppano più fusti, che all’epoca della fioritura si sviluppano in altezza con una ramificazione dicotomica. Il fusto, come in tutte le piante “a rosetta”, è molto raccorciato (2-4-cm), mentre lo stelo fiorale è robusto, cilindrico e carnoso, striato longitudinalmente.

Le foglie presentano uno spiccato polimorfismo anche nell’ambito della stessa pianta (eterofillia). Sono grandi (fino a circa 1,5 m in alcune cultivar da seme), oblungo-lanceolate, con lamina intera nelle piante giovani e in quelle prossime ai capolini, pennatosetta e più o meno incisa in quelle basali. La forma della lamina fogliare è influenzata anche dalla posizione della gemma da cui si sviluppa la pianta. La superficie della lamina è verde lucida o verde-grigiastra sulla pagina superiore, mentre nella pagina inferiore è verde-cinerea per la presenza di una fitta tomentosità. Le estremità delle lacinie fogliari possono esse spinose in alcune varietà (Spinoso di Palermo, Spinoso Sardo).

I fiori sono riuniti in un capolino (detto anche calatide) di forma sferoidale, conica o cilindrica e di 5–15 cm di diametro, con un ricettacolo carnoso e concavo nella parte superiore. Sul ricettacolo sono inseriti i fiori (flosculi), tutti con corolla tubulosa e azzurro-violacea e calice trasformato in un pappo setoloso, utile alla dispersione degli acheni tramite il vento (disseminazione anemocora). Nel capolino immaturo l’infiorescenza vera e propria è protetta da una serie di brattee involucrali strettamente embricate, con apice inerme, mucronato o spinoso, a seconda della varietà. Fiori e setole sono ridotti ad una corta peluria che si sviluppa con il procedere della fioritura. In piena fioritura le brattee divergono e lasciano emergere i fiori. La parte edule del carciofo è rappresentata dalla base delle brattee e dal ricettacolo, quest’ultimo comunemente chiamato cuore. In Sardegna è molto richiesta anche la parte terminale dello scapo fiorale dalla terzultima o penultima foglia.
Capolino di carciofo in piena fioritura

Il frutto è un achenio (spesso chiamato erroneamente “seme”) allungato e di sezione quadrangolare, provvisto di pappo. Il colore varia dal marrone più o meno scuro al grigio con marmorizzazioni brune.

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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