Il sale italiano diventi un prodotto di qualità tipico

Il sale italiano diventi un prodotto di qualità tipico

Il sale italiano diventi un prodotto di qualità tipico
Il sale italiano diventi un prodotto di qualità tipico

Ceves, carte in regole per avere almeno 12 denominazioni

Il sale made in Italy diventi un prodotto di qualità tipico, una denominazione delle tante eccellenze Doc del patrimonio nazionale. E’ la proposta lanciata dal Ceves, Centro studi dell’Osservatorio Economico dei Vini Effervescenti, nel precisare che l’Italia ha pochissimi sali che rientrano in un riconoscimento ufficiale, come l’Igp Antica Salina Nubia di Trapani e il presidio Slow Food del sale di Cerva a Cervia.

Troppo pochi a fronte di mare e miniere in grado di fornire almeno una dozzina di prodotti riconosciuti, disciplinati e certificati, ognuno con una sua caratteristica che potrebbero entrare di diritto tra le eccellenze a denominazione, un patrimonio di alta qualità da non disperdere.

“Non è possibile che 1 kg di sale del Sud di Londra, tra i più richiesti nei grandi ristoranti senza certificazione e tracciabilità, costi al consumatore 26-27 euro contro i 7 euro dell’Igp di Cervia”, sottolinea il presidente del Centro studi Giampietro Comolli, che lancia un appello alla Coldiretti per una crociata a difesa di un sale tricolore che abbia in etichetta una sorta di carta d’identità con nome e cognome, e non sia più percepita come una commodity senza differenze qualitative compensate dal mercato.

Fonte Ansa.it

calogero@peperonciniedintorni.it
https://www.facebook.com/PeperoncinieDintorni?ref=hl
https://blog.giallozafferano.it/peperonciniedintorni/
https://twitter.com/@calorifi
https://www.pinterest.it/calorifi/
https://www.instagram.com/calorifi/
https://www.linkedin.com/home?trk=nav_responsive_tab_home Calogero Rifici https://www.youtube.com/user/calorifi1/

 

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.