il monitoraggio alimentare globale passa per la blockchain

il monitoraggio alimentare globale passa per la blockchain

il monitoraggio alimentare globale passa per la blockchain
il monitoraggio alimentare globale passa per la blockchain

Il registro elettronico della catena di approvvigionamento di IBM basato su blockchain per il tracciamento degli alimenti dalla fattoria allo scaffale è gestito da alcuni dei più grandi rivenditori e fornitori globali.

Oltre ad annunciare la disponibilità della propria rete di tracciabilità Food Trust, IBM ha affermato che diversi rivenditori e fornitori di prodotti alimentari si sono uniti a quelli che già guidano la tecnologia blockchain basata sul protocollo Hyperledger Fabric. Questi rivenditori includono Topco Associates LLC, che rappresenta 15.000 negozi, la cooperativa retail Wakefern, che rappresenta 50 società associate e 344 negozi, e altri fornitori tra cui Beefchain, Dennick Fruit Source e Smithfield.

Anche la catena francese Carrefour ha annunciato che utilizzerà l’IBM Food Trust per rafforzare il proprio sistema di tracciamento della filiera alimentare. Con oltre 12.000 sedi in 33 Paesi, Carrefour inizialmente userà la blockchain per “aumentare la fiducia dei consumatori” per un certo numero di prodotti a marchio Carrefour, ma si prevede di estenderne l’uso a tutti i marchi Carrefour in tutto il mondo entro il 2022.

“Essere un membro fondatore della piattaforma IBM Food Trust è una grande opportunità per Carrefour per accelerare e ampliare fortemente l’integrazione della tecnologia blockchain con i nostri prodotti per fornire ai nostri clienti una tracciabilità sicura e indubbia” ha dichiarato Laurent Vallée, segretario generale di Carrefour.

Tra i primi colossi retail ad adottare la tecnologia blockchain, Walmart ha recentemente annunciato che comincerà a richiedere ai suoi fornitori alimentari di inserire i propri dati nell’IBM Food Trust. Walmart ha collaborato con IBM per far avanzare i requisiti tecnologici per una migliore tracciabilità degli alimenti dal 2016. All’inizio di quest’anno Walmart ha inoltre completato due progetti pilota a livello di blockchain tramite fornitori di mango e maiale e ora la rete blockchain per il tracciamento del cibo è in uso. A partire da questa settimana Walmart ha già 25 prodotti di 10 diverse aziende tracciati tramite blockchain e si va dal pollame allo yogurt. Nel caso di Walmart si è dimostrato che, grazie alla blockchain, la quantità di tempo che impiega la società per tracciare un alimento da un negozio all’altro è stata ridotta da sette giorni a soli 2,2 secondi.

“Essere in grado di risalire alle origini del cibo aiuterà Walmart ad essere più proattiva nel rintracciare le malattie trasmesse dagli alimenti per prevenire la diffusione di prodotti contaminati, eseguire un’analisi di base di ciò che è andato storto e garantire controlli di sicurezza lungo tutta la supply chain” ha affermato Frank Yiannas, vice presidente di Walmart e responsabile della sicurezza alimentare. Yianna era stato inizialmente scettico nei confronti della blockchain prima di studiarla a fondo e, infine, di accettarla e utilizzarla.

Il problema che Yiannas vuole risolvere è come tracciare l’origine di ogni pezzo di frutta, carne o verdura venduto da un rivenditore mondiale di alimenti in 12.000 negozi e tra decine di migliaia di fornitori. “Quello che stiamo cercando di fare è creare l’equivalenza del tracciamento FedEx per il cibo, ovvero registrare nella rete blockchain ogni minimo passaggio della filiera che va dal produttore al negozio e quindi al consumatore”.

Futuro assicurato?

Mentre Food Trust potrebbe essere la sua prima implementazione commerciale “dal vivo”, non è certo il primo progetto blockchain di IBM. Dopo aver lanciato un proof of concept all’inizio di quest’anno, IBM e Maersk hanno presentato TradeLens, un libro mastro elettronico per il monitoraggio delle spedizioni globali; le due compagnie dicono di avere già 94 partecipanti, inclusi più di 20 operatori portuali e terminalisti. Il registro elettronico di spedizione sviluppato congiuntamente registra i dettagli delle spedizioni di merci mentre lasciano la loro origine, arrivano nei porti, vengono spediti all’estero e infine ricevuti.

IBM ha iniziato a lavorare con la tecnologia blockchain nel 2014 attraverso IBM Research. La business unit Blockchain di IBM è stata costituita a gennaio 2017 e il suo servizio di cloud blockchain Food Trust è stato introdotto ad agosto 2017. Al momento del suo lancio, un consorzio di rivenditori e fornitori ha firmato per testare la piattaforma tra cui Walmart, Dole, Driscoll, Golden State Foods, Kroger, McCormick e Company, McLane Company, Nestlé, Tyson Foods e Unilever.

Il ricercatore di IDC Simon Ellis ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcun servizio di blockchain tanto ampio o ampiamente testato come quello di IBM, che però potrebbe collassare come un castello di carte. “Gran parte del lavoro è a livello pilota”, ha detto Ellis. “Non sono a conoscenza di qualcosa di così grande come IBM, ma è ancora troppo presto per prevedere se lo sforzo di IBM sarà duraturo nel tempo, nonostante la partecipazione di due giganti come Carrefour e Walmart”.

SAP e Oracle sono gli altri due maggiori fornitori di software per supply chain che ora guidano i servizi di blockchain. SAP ha creato un consorzio di partner commerciali per creare applicazioni per la sua piattaforma blockchain basata su cloud in grado di tracciare le merci dalla creazione alla spedizione fino al produttore come parte di un sistema di supply chain automatizzato. Il gigante del software sta guidando la sua SAP Cloud Platform Blockchain con 16 fornitori di prodotti come Maple Leaf Foods, Johnsonville, Naturipe Farms, Tate & Lyle e Natura. Il blockchain-as-a-service (BaaS) di SAP fornisce un livello di astrazione che supporta gli standard aperti e offre un’integrazione integrata con altre applicazioni SAP.

Insieme a IBM, SAP e Oracle, anche Amazon, Microsoft, Salesforce e VMware fanno parte di un ecosistema di fornitori di servizi blockchain in netta crescita. Si prevede che il mercato blockchain-as-a-service raggiungerà un valore di 7 miliardi di dollari secondo l’analista di Bank of America Kash Rangan. Mentre le grandi aziende cercano di offrire libri mastri distribuiti, i maggiori fornitori IT del settore hanno lanciato soluzioni BaaS come un modo per testare la tecnologia senza il costo o il rischio di implementarlo internamente e senza bisogno di trovare sviluppatori interni.

IBM offre attualmente i tre moduli SaaS seguenti per Food Trust con prezzi scalabili per piccole, medie e grandi aziende a partire da 100 dollari al mese, mentre i fornitori possono fornire gratuitamente i dati alla rete.

  • Trace: consente ai membri di un ecosistema alimentare di tracciare in modo più sicuro i prodotti in pochi secondi per aiutare a mitigare la contaminazione incrociata, aiutare a ridurre la diffusione di malattie di origine alimentare e ridurre gli sprechi non necessari. Un processo che spesso richiede settimane usando altri metodi.
  • Certifications: aiuta a verificare la provenienza di certificati digitalizzati, come il commercio organico o equo. Consente inoltre ai partecipanti di tutto l’ecosistema di caricare, gestire e condividere facilmente certificazioni alimentari, accelerando digitalmente la gestione dei certificati fino al 30%.
  • Data entry and access: consente ai membri di caricare, accedere e gestire in modo sicuro i dati sulla blockchain.

BaaS è un mercato in piena espansione

IBM sta lavorando con i fornitori di servizi e tecnologie per fornire alla rete blockchain dati sulla provenienza della supply chain, test e sensori. Attraverso una libreria di API IBM Food Trust, i dati vengono attualmente acquisiti sulla rete da tre aziende tecnologiche:

  • 3M sta lavorando con IBM per consentire alle sue apparecchiature diagnostiche di sicurezza alimentare di comunicare con la blockchain, qualora un produttore di alimenti scelga di abilitare la capacità
  • Centricity è un’azienda di coltivatori che consente la raccolta e la condivisione di dati agronomici e di conformità tra sistemi e partner commerciali indipendentemente dai formati
  • Il framework Trellis consentirà connessioni in tempo reale tra le aziende per lo scambio di dati di audit sulla sicurezza alimentare

Dole per esempio sta lavorando con Centricity per collegare i dati di controllo alla blockchain sfruttando il framework Trellis. “Semplificando le attività di reporting in azienda e a livello di front-office e mettendo i dati sulla blockchain, IBM Food Trust ci ha aiutati a svelare il valore dei dati di conformità tra i nostri fornitori e partner in modo economicamente conveniente” ha affermato Natalie Dyenson, vice president di Dole per la qualità e la sicurezza alimentare e qualità.

Fonte https://www.cwi.it/

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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