Il formaggio si fa con il latte!

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Slow Food lancia una petizione per dire NO all’uso del latte in polvere

“Il formaggio si fa con il latte! Firma entro luglio per dire NO all’uso del latte in polvere” è questa la petizione lanciata da Slow Food su Change.org a sostegno della legge italiana 138 dell’11 aprile 1974, che vieta l’uso di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per fare yogurt, caciotte, robiole e mozzarelle. Questa norma, che fino a oggi ha permesso all’Italia di tutelare la sua biodiversità casearia, secondo Bruxelles dovrebbe essere abrogata in quanto rappresenterebbe una restrizione alla libera circolazione delle merci.

L’intento della petizione lanciata da Slow Food è mobilitare l’opinione pubblica italiana – consumatori e pastori, contadini e casari, artigiani e chef – sull’ultimo attacco della burocrazia europea alla produzione agroalimentare di qualità del nostro paese. Abbiamo tempo fino alla fine di luglio per sostenere il Ministro Martina alle Politiche agricole alimentari e forestali, che ha già affermato di voler difendere la legge italiana, e con essa centinaia di piccole produzioni e il patrimonio di latti, mestieri, tecniche, tradizioni e comunità che custodiscono.

I prodotti lattiero-caseari con il latte in polvere sono solo l’ultimo tentativo di livellare verso il basso la qualità dei cibi che portiamo sulle nostre tavole, a favore delle grandi aziende interessate più al profitto che non alla biodiversità. Vogliamo davvero assistere all’ennesimo attacco diretto alle vere ricchezze dell’Italia, come il vino con il wine kit e il cioccolato senza burro di cacao? Ogni firma in più ci permetterà di allargare il fronte e far sentire all’Unione europea la voce degli italiani che difendono la loro agricoltura.
La petizione è infatti diretta anche alle istituzioni comunitarie (Commissione, Parlamento e Consiglio europei e Direzione Generale Agricoltura e sviluppo rurale) e con essa Slow Food auspica che anche gli altri paesi europei scelgano la strada della qualità e della sostenibilità, sposando la legge italiana.

Dopo 15 anni Slow Food si impegna nuovamente con una raccolta di firme a favore del settore lattiero-caseario di qualità. Era infatti il 2000 quando partì la mobilitazione a difesa dei formaggi a latte crudo, all’epoca guardati con sospetto e a rischio divieto. Quella petizione aveva portato centinaia di migliaia di firme, consegnate al Commissario Europeo per l’Agricoltura. Da allora l’associazione della Chiocciola ha continuato a impegnarsi, con i tanti Presìdi Slow Food che tutelano produzioni casearie e razze bovine, ovine e caprine e con Cheese, la manifestazione che si tiene ogni due anni a Bra. Anche quest’anno Cheesedal 18 al 21 settembre 2015, ormai giunta alla decima edizione – vedrà centinaia di casari e pastori italiani ed europei riuniti per presentare i loro prodotti, discutere vecchie e nuove sfide del mestiere e confrontarsi su normative e prospettive offerte dal mercato. Un’occasione in più per ribadire che Il formaggio si fa con il latte!

Firma anche tu la petizione su Change.org

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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