L’edizione numero 60 celebra anche le idee rivoluzionarie in cucina ma per lo chef Cannavacciuolo “la vera rivoluzione è cucinare bene, la storia si fa con la buona cucina”. Particolarmente soddisfatto per questo “momento magico” ha ricordato che “con ogni riconoscimento Michelin succede qualcosa di bello in famiglia: la prima stella Michelin nel 2003 coincide col matrimonio, la seconda stella – ha detto – è arrivata nel 2006 quando è nata mia figlia, oggi festeggio l’anniversario del matrimonio e sia i miei genitori che i suoceri festeggiano 50 anni di nozze. Questo è un traguardo ma chi mi conosce bene sa che già sto pensando ad altri progetti”.
Sono inoltre quattro i ristoranti che nella guida Michelin Italia 2023 vantano l’ambito riconoscimento delle due stelle Michelin e tutti gli chef premiati sono giovani under 35. Roma ottiene una doppietta, con le due stelle assegnate a Acquolina, chef Daniele Lippi, presso l’hotel The First nel centro storico della capitale, e Enoteca La Torre chef Domenico Stile a Roma. Peraltro il panorama stellato a Roma e i Castelli annoverano anche il riconoscimento di una stella Michelin a Pulejo, chef Davide Pulejo a Roma, e Sintesi a Ariccia.