Fusilli al pesto di fave, mandorle e menta
Mio nonno “Calorio” mi raccontava spesso della sua gioventù, passata la prima guerra mondiale, combattuta in trincea, nonno torna in sicilia, i tempi sono duri, oltre alla guerra ci si mette anche l’influenza spagnola. Nonno era Fidanzato con Pippina e si volevano sposare, quindi servivano soldi, il lavoro latitava in zona, allora si cerca dove c’è.
In questo periodo si andava in giro a Metiri e tribbiare i Lauri, mietere e trebbiare il grano. “Calorio” andava dove lo chiamavano, una volta mi ha raccontato della primavera 1919 ero andato a lavorare in provincia di siracusa e mi ha raccontato cosa mangiavano la sera. La forza lavoro era composta da alcune persone del luogo e tanti che venivano da tutta la sicilia. A pranzo si mangiava Pani e tumazzu, la sera le mogli dei residenti, preparava la cena per tutti.
Usando un Arbìtriu Siciliano, con la piatta preparavano una specie di busiate con le ali, molto simile ai fusilli odierni, non sono riuscito a trovare altre informazione su questo formato.
La semola di grano duro la producevano con il grano duro prodotto in azienda, le mandorle anche.
Mentre gli operai tornavano indietro raccoglievano le fave dure rimaste ai bordi dei viottoli e della menta che in zona non mancava mai.
Ingredienti per 4 persone
- 600 Fusilli
- 500 g Fave
- 100 g di Mandorle
- 2 cucchiai di ricotta
- 1 spicchio d’aglio
- Sale q.b.
- Olio EVO q.b.
Preparazione
Le fave che usavano erano quelle rimaste quindi vanno pulite eliminato la buccia e scottate in acqua salata per qualche minuto, dipende da quanto sono dure. Le mandorle tostate sul fuoco, senza farle bruciare.
Appena le fave si sono ammorbidite scolatele e mettetele in un mortaio di lava con pestello nello stesso materiale, se non lo avete uno di marmo va benissimo, aggiungete le mandorle, la menta, un pizzico di sale e un filo d’olio.
La pasta veniva preparata con semola e acqua, non avendo gli strumenti adatti, useremo dei fusilli di qualità, cotti in acqua salata.
Alla fine condite con il pesto e guarnite con qualche fava e qualche fogliolina di menta.
Buon appetito
La foto dell’Arbìtriu Siciliano è tratta dal sito https://www.usticasape.it/
calogero@peperonciniedintorni.it
https://www.facebook.com/PeperoncinieDintorni?ref=hl
http://peperonciniedintorni.giallozafferano.it
https://twitter.com/@calorifi
https://www.pinterest.it/calorifi/
https://www.instagram.com/calorifi/
https://www.linkedin.com/home?trk=nav_responsive_tab_home Calogero Rifici