Fantozzi contro tutti

Fantozzi contro tutti

Fantozzi contro tutti
Fantozzi contro tutti

Fantozzi contro tutti è un film del 1980 diretto da Neri Parenti con Paolo Villaggio nel ruolo di Fantozzi. Si tratta del terzo capitolo della saga incentrata sulle vicende dell’impiegato Ugo Fantozzi, ideata e interpretata da Paolo Villaggio. Il film ripercorre nuovamente le tragiche vicissitudini del ragioniere Ugo Fantozzi alle prese con i colleghi, la Megaditta, la moglie Pina e la figlia Mariangela. Fantozzi decide di mettersi a dieta e si ricovera in una clinica, simile in tutto e per tutto a una prigione. Il professor Birkermaier, un severissimo dietologo tedesco, impone al ragioniere 20 giorni di digiuno totale in cella; al sesto giorno, Fantozzi è obbligato anche ad assistere alla cena del sadico professore senza poter toccare cibo e, vinto dalla fame, finisce per agguantare di nascosto alcune polpette, ma viene scoperto e condannato a una dura punizione corporale.

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

In una ciotola mettete il macinato, aggiungete il parmigiano, prendete uno a pezzi e grattugiatelo, almeno sapete esattamente cosa state mangiando. Aggiungete le uova e le erbe aromatiche, poi regolate di sale e amalgamate il tutto. Fate riposare per 5 minuti.
Prepariamo il ripieno: frullate insieme lo jalapeno rosso sott’aceto e lo jalapeno verde sott’olio. Non serve nessun altro condimento: dovrete frullare solo per amalgamare.
Riprendete l’impasto, formate delle palline piccole, create al centro una fossetta, mettete al centro un cucchiaino di salsa di jalapeno e chiudete a formare delle palline.

Fantozzi contro tutti preparazione
Fantozzi contro tutti preparazione

Passatele nel pangrattato e friggete.
Servite con qualche fogliolina di erbe aromatiche io ho utilizzato della maggiorana.

Buon appetito

#ricettedicelluloide #RicetteFilm #IlFilmNelPiatto

calogero@peperonciniedintorni.it
https://www.facebook.com/PeperoncinieDintorni?ref=hl
https://blog.giallozafferano.it/peperonciniedintorni/
https://twitter.com/@calorifi
https://www.pinterest.it/calorifi/
https://www.instagram.com/calorifi/
https://www.linkedin.com/home?trk=nav_responsive_tab_home Calogero Rifici https://www.youtube.com/user/calorifi1/

Trama

Il modesto e sfortunato ragionier Ugo Fantozzi, impiegato in una Megaditta di inizio anni ottanta, dove regna l’assenteismo, è diventato teledipendente e dedica tutto il suo tempo libero a guardare programmi TV; in un’occasione si ritrova a guardare uno show erotico e, colto dall’eccitazione, si inginocchia per terra davanti al televisore, cambiando accidentalmente canale, finendo su una trasmissione di carattere religioso e venendo sorpreso dalla moglie Pina a gridare “Togliti le mutande!” a un sacerdote. Colto nell’imbarazzante situazione, Fantozzi tenta di sfogare l’eccitazione sulla moglie, ma vedendo come la donna sia davvero poco attraente, decide di lasciar perdere.

Fantozzi e i suoi colleghi si recano in viaggio in treno a Ortisei per la settimana bianca: nonostante la prenotazione sia stata fatta a settembre dell’anno precedente, la vacanza si tiene a maggio. Durante il tragitto, a causa di un disturbo chiamato “Ventilatio Intestinalis Putrens” da cui è affetto, il geometra Calboni emette forti flatulenze, delle quali incolpa Fantozzi, che viene cacciato dallo scompartimento. Non potendo praticare lo sci, Fantozzi decide di fare una cura dimagrante facendosi ricoverare in una clinica specializzata, per compiacere la moglie. Il direttore della clinica, simile in tutto e per tutto ad una prigione, è il professor Birkermaier, severissimo dietologo tedesco che impone al ragioniere 20 giorni di digiuno totale in cella; al sesto giorno, Fantozzi è obbligato anche ad assistere alla cena del sadico professore senza poter toccare cibo e, vinto dalla fame, agguanta di nascosto alcune polpette, finché viene scoperto e condannato ad una dura punizione corporale.

Un mese dopo, la signora Pina rivela di essersi innamorata di un altro uomo: sconvolto, Fantozzi prende un giorno di ferie ed inizia ad indagare per scoprire l’identità dell’amante della moglie. Trovando pane ovunque in casa, capisce che si tratta di Cecco, nipote del fornaio sotto casa. Durante la notte successiva il ragioniere cerca di confrontarsi con Cecco, ma viene pesantemente schernito dal fornaio e dai suoi colleghi per la bruttezza della moglie, capendo così che il tradimento non si era effettivamente consumato e che Cecco non ha alcuna intenzione di consumarlo, mentre Pina è distrutta dopo aver origliato il discorso, quindi i coniugi Fantozzi si riconciliano.

Pochi giorni più tardi, il direttore ereditario della Megaditta si ammala di rosolia, malattia che, avendo egli 106 anni, gli risulterà fatale. Gli impiegati, che avevano pregato per la sua morte, assistono al sorteggio del successore, ruolo che va al candidato più temuto, il visconte Cobram, un fanatico di ciclismo, che obbliga tutti i dipendenti a duri allenamenti in sella alla bicicletta e poi ad una vera corsa ciclistica su un percorso lungo 70 km, chiamata in suo onore Coppa Cobram. La gara è durissima e, tra cadute, temporali e difficoltà di ogni tipo, quasi tutti i partecipanti finiscono fuori gioco; Filini, Colsi e Vannini piombano nella trattoria “Al Curvone” nel bel mezzo di un pranzo nuziale. Giunto al giro finale, Fantozzi, grazie all’uso di una bottiglietta con una sostanza dopante, riesce a superare l’unico avversario rimasto e vince, ma non ci sono festeggiamenti per lui perché non riesce a frenare in tempo e finisce dentro un carro funebre.

All’avvicinarsi dell’estate, il direttore Marchese Conte Piermatteo Barambani invita Fantozzi e Filini a una crociera sul suo yacht; in realtà si tratta di una scusa per sfruttare i due impiegati come schiavi a bordo. Dopo diverse peripezie passate in mare, i motori della barca si guastano e Fantozzi e Filini sono costretti a trainarla a remi con un canotto.

Rientrato dalle ferie, Fantozzi è di pessimo umore per la prospettiva di un altro anno di lavoro e manifesta il desiderio di scrivere in cielo con un dito la frase “Il Megapresidente è uno stronzo!”: la frase curiosamente compare davvero e il Gran Consiglio dei dieci assenti organizza una perizia calligrafica per scoprire il colpevole tra tutti gli impiegati. Fantozzi viene scoperto e duramente minacciato dai dirigenti, fino a quando arriva il Megapresidente Arcangelo in persona, che con fare bonario ed amichevole lo convince a cancellare la scritta ed a riscrivere la stessa frase su sé stesso. La cittadinanza lo deride, ma Fantozzi dichiara di non darsi per vinto e, urlando e dichiarandosi una persona fortunata, cade in un tombino.

 

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.