Etichette a semaforo in Francia, un danno per il Made in Italy?

Etichette a semaforo in Francia, un danno per il Made in Italy?

Etichette a semaforo in Francia, un danno per il Made in Italy?
Etichette a semaforo in Francia, un danno per il Made in Italy?

VIA ALLE ETICHETTE A SEMAFORO IN FRANCIAVia alle etichette a semaforo in Francia: un danno per il Made in Italy?

Via a Nutri-score in Francia

Secondo il ministero francese, sono sette milioni gli adulti francesi obesi (il 15% della popolazione) mentre un terzo è sovrappeso. Nutri-score si basa sull’uso di cinque differenti colori, dal verde all’arancione, assegnati agli alimenti in funzione sia del loro contenuto di nutrienti considerati positivi per la salute (fibre, proteine, frutta, verdura) sia del loro apporto di nutrienti da limitare per combattere malnutrizione e obesità (energia, zucchero, sale, acidi grassi saturi). Dopo il Regno Unito, dunque, anche i transalpini adottano un sistema di etichettatura a semaforo, che indica a colpo d’occhio al consumatore i prodotti a rischio per la salute. In particolare, il sistema è stato già adottato dai colossi della gdo francese e da alcuni brand come Intermarché, Auchan, Leclerc, Fleury Michon, Danone e Mc Cain.

UN DANNO PER IL MADE IN ITALY?

Ma le etichette a semaforo francesi penalizzano il Made in Italy? Secondo Coldiretti, a rischio ci sono oltre quattro miliardi di euro di esportazioni nel paese transalpino, secondo partner commerciale italiano. In particolare, tre specialità italiane Dop risultano penalizzate dal semaforo rosso francese: Grana Padano, Parmigiano Reggiano e prosciutto di Parma, oltre all’olio extravergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea.

A RISCHIO OLTRE 4 MILIARDI DI ESPORTAZIONI

Duri i commenti dei produttori italiani verso il sistema a bollini francese. Quella di Nutri-score è «una scelta fuorviante per il consumatore e denuncia una mancata regia europea su un tema fondamentale come l’alimentazione. Una valutazione parziale e scientificamente non supportata che non riserva il necessario approccio sistemico alla nutrizione: bocciare o promuovere un cibo sulla base della presenza di un singolo ingrediente confonde il cittadino e rischia di essere dannoso per la sua salute» commenta il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia. Per Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte, «Nutri-score rischia di bollare come negativi degli alimenti di elevata qualità e di grande valore nutrizionale, facendo dimenticare che non è il singolo alimento a determinare sovrappeso o rischi per la salute ma sono piuttosto la qualità complessiva della dieta e lo stile di vita adottato dal consumatore. Quindi, si corre il rischio concreto che questo sistema venga percepito dal consumatore come mera segnalazione di prodotti a rischio salutistico e risulti così discriminatorio verso i formaggi della grande tradizione italiana, Dop, Igp e Stg compresi».

Fonte http://bimag.it/

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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