Ecco perchè è un diritto il piatto senza veleni

 

Ecco perchè è un diritto il piatto senza velenimarchio_biologico_europeo

I cittadini devono capire che fare agricoltura biologica è un approccio sistemico all’agricoltura, alla natura, alle persone e agli altri esseri viventi

Il mio amico Fabio Picchi, chef che non ha bisogno di presentazioni, si arrabbia moltissimo con chi parla di “cibo che non fa male”. Perché quello che dovremmo ricercare, dice, è il cibo che fa bene. Come dargli torto? Con cadenza regolare escono studi che ci comunicano che il cibo prodotto con metodi convenzionali non contiene pesticidi, ha gli stessi elementi nutritivi dell’altro e via di questo passo. E ci mancherebbe altro! Certo, in un modo che negli ultimi 30 anni non si è fatto mancare nessuno scandalo alimentare, sapere che il nostro cibo non contiene pesticidi già sembra una straordinaria garanzia. Ma questo ci dà solo la misura del livello al quale siamo precipitati.

Quando escono questi studi che ci dicono che il cibo regolarmente in vendita non è mortale, li leggiamo come se annunciassero la Buona Novella.

Però la responsabilità di questa situazione va distribuita, e non ne è esente nemmeno il mondo della produzione biologica. Il quale, va detto, sembra essere, purtroppo, il bersaglio di molti: della PAC, che si ostina a considerare prevalente la dimensione delle aziende sussidiate piuttosto che il tipo di agricoltura che in esse viene praticato, danneggiando le produzioni biologiche – specialmente in Italia, dove le aziende sono medio-piccole; delle ricerche di stampo riduzionista, che si affannano a considerare solo una piccola porzione di mondo e a divulgare il verbo della sostanziale equivalenza tra il cibo biologico e quello convenzionale; e qualche volta… è il bersaglio di se stessa.

Lo dico con affetto, ma la produzione biologica deve iniziare a comunicare se stessa in modo più chiaro e incisivo: i cittadini devono capire che fare agricoltura biologica è un approccio sistemico all’agricoltura, alla natura, alle persone e agli altri esseri viventi. Se continuiamo a diffondere l’idea che biologico significhi semplicemente “senza residui”, o, rasentando il nonsense, “senza pesticidi”, non ne usciamo. L’agricoltura biologica ha bisogno di chiarezza, ricerca, normative e anche di ribaltare qualche meccanismo considerato ormai solido. Quello di cui invece abbiamo bisogno è che ci dicano che l’agricoltura convenzionale non ci avvelena. Già lo sappiamo, e non lo consideriamo un valore aggiunto.
Di Carlo Petrini – La Repubblica 25/03/13

calogero@peperonciniedintorni.it
https://www.facebook.com/PeperoncinieDintorni?ref=hl
http://peperonciniedintorni.giallozafferano.it
https://twitter.com/@calorifi
https://www.pinterest.it/calorifi/
https://www.instagram.com/calorifi/
https://www.linkedin.com/home?trk=nav_responsive_tab_home Calogero Rifici https://www.youtube.com/user/calorifi1/

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.