Differenza fra Rana Pescatrice e Coda di rospo

Differenza fra Rana Pescatrice e Coda di rospo

Rana Pescatrice
Rana Pescatrice

Differenza fra Rana Pescatrice e Coda di rospo, la Rana pescatrice, Lophius piscatorius è un pesce appartenente alla famiglia Lophiidae.
Nelle varie marinerie italiane, viene chiamato con diversi nomi:

 Regione    

Denominazione

Campania Piscatricenera, Rattale
Lazio  Martino
Liguria Gianello, Giudio, Budegoruscio, Boudroi
Sardegna  Piscadrixi, piscatriceniedda
Sicilia Magu, Giurannadimari, Làmia
Toscana Boldrò
Veneto Diavolodemar, Pescerospo, Rospodefango
Puglia Piscatrice, Pezzecatrìsce

La rana pescatrice presenta una testa massiccia ricoperta di creste ossee e spine, appiattita e allargata, di forma ovale, così come la parte anteriore del corpo; il corpo è conico e la pelle è priva di scaglie. La bocca è molto grande e rivolta verso l’alto, con numerosi denti acuti: la mascella inferiore è prominente rispetto a quella superiore. Nella mandibola e lungo il corpo sono presenti delle appendici cutanee a forma di frange. La colorazione è bruno-olivastra o violacea sul dorso e bianca nel ventre; le pinne sono orlate di scuro. Il primo raggio della pinna dorsale è estremamente sviluppato e dotato in punta di una piccola escrescenza carnosa. Quest’appendice, utilizzata per cacciare, è chiamata illicio. La livrea è tendenzialmente bruna.
Può raggiungere dimensioni ragguardevoli: sono stati pescati esemplari di 200 cm di lunghezza per 57 kg di peso. La femmina raggiunge la maturità sessuale attorno ai 14 anni, per dimensioni di circa 90 centimetri, il maschio intorno ai 6, per circa 50 centimetri.
Specie affine è Lophius budegassa, che presenta frange cutanee meno sviluppate, peritoneo di colore scuro, ciuffo dell’illicio non lobato, colorazione del dorso più rossiccia e, in genere, dimensioni inferiori (fino a 70 cm).

Alimentazione e comportamento

È una specie dalle abitudini solitarie, che passa la maggior parte del tempo infossata sul fondo, in attesa delle prede. Durante il giorno rimane quasi invisibile: con le pinne pettorali scava un avvallamento per rimanere nascosta nella sabbia, e adagiata sul fondo, può iniziare la caccia: usa il primo raggio della pinna dorsale (illicio), dotato di un ciuffetto lobato, luminoso grazie alla presenza di batteri bioluminescenti in simbiosi con i suoi tessuti, come se fosse una canna da pesca: quando una preda incuriosita dai movimenti dell’illicio si avvicina per ingoiare la finta esca, la rana pescatrice porta prima l’appendice un po’ all’indietro, poi ingoia l’animale che si è avvicinato. È in grado di ingoiare prede molto grosse ad una velocità sorprendente. Si tratta di un animale estremamente vorace, benché sia un predatore dalla vita prettamente sedentaria, può spostarsi per cercare qualsiasi cosa possa entrare nella sua bocca; nello stomaco di un esemplare sono stati trovati pesci più lunghi della rana pescatrice stessa avvolti a spirale e resti di uccelli tuffatori.

Riproduzione

È un pesce solitario, si riproduce da gennaio a giugno. Nonostante molte specie dei Lophiiformes siano caratterizzati da parassitismo sessuale, a volte obbligato, questo non è il caso del L. piscatorius.
Le uova vengono rilasciate in aggregati gelatinosi che si schiuderanno in larve, molto diverse dall’individuo adulto, che condurranno vita pelagica.
La Rana pescatrice è diffusa dal Mare del Nord (compreso il Mar Baltico) all’Atlantico (fino alle coste nordoccidentali africane) comprese le coste islandesi. È inoltre presente nel Mediterraneo (più diffuso nella parte occidentale) e nel Mar Nero. Abita le acque di fondale sabbiose e sassose comprese tra i 20 e 1000 metri di profondità, anche se talvolta in acque ancora più profonde.
La coda di rospo o rana pescatrice è un pesce prelibato dalle carni magre. Viene commercializzata fresca, congelata o surgelata. Il suo sapore è diverso a seconda della provenienza: quelle pescate in Adriatico hanno carni sode ed un gusto delicato, quelle pescate in Sicilia, per la diversa alimentazione, a volte hanno carni con un sapore più intenso.

Ma la coda di rospo?

La coda di rospo è semplicemente la parte del pesce da dopo la testa e fino alla coda.

Differenza fra Rana Pescatrice e Coda di rospo
Differenza fra Rana Pescatrice e Coda di rospo

Quindi lo stesso pesce se venduto intero lo trovate con il nome Rana pescatrice, se invece è pulita e privata della testa e delle interiora viene venduta con il nome Coda di Rospo.
Quindi cosa conviene comprare, La Rana Pescatrice o la Coda di Rospo?

Bocca Rana Pescatrice
Bocca Rana Pescatrice

Io personalmente prendo sempre le Rane pescatrici, costa meno, si vede meglio la freschezza e poi si ottiene la testa buonissima per fare risotti, inoltre pulendoli a casa si può recuperare il fegato e la trippa, domani una ricetta con la trippa, il fegato ve l’ho presentato nella ricetta: Foie gras di rana pescatrice.

InterioraRana Pescatrice
InterioraRana Pescatrice

Il fegato della rana pescatrice è inoltre ingrediente principale del Ankimo, un piatto tipico della cucina nipponica.
Ricordate il Cartone animato “alla ricerca di Nemo” quel pesce con la luce che tenta di divorare i due pesciolini e una pescatrice, e precisamente una Cryptopsaras couesii Gill, detta anche rana pescatrice degli abissi.
Una particolarità di questa specie è il dimorfismo sessuale accentuale la femmina arriva a circa 45 centimetri il maschio non supera il centimetro, potete vedere le proporzioni in questo disegnoCryptopsaras_couesii_(triplewart_seadevil)

Buon appetito

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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