Curcuma

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La traduzione del termine originale Kour Koum è zafferano, tanto che la stessa curcuma è chiamata anche zafferano delle Indie. Questa spezia è inoltre molto utilizzata come colorante alimentare (codice E100) per il suo colore giallo ocra persistente e l’estrema volatilità del suo sapore. Presente per lo più in formaggi, yogurt, mostarda e brodi in scatola.

Limitare la volatilità del sapore è possibile conservando la curcuma all’interno di barattoli in vetro. I contenitori dovranno essere a chiusura ermetica, non trasparenti e posti al riparo dalla luce del sole. Utile per ridurre un suo possibile sovradosaggio, lo scarso assorbimento di curcumina da parte dell’organismo umano può essere incentivato, in caso di necessità, abbinando alla curcuma il consumo di té verde o pepe nero.

La curcuma trae le sue origini, come il cumino, dal subcontinente indiano. Il suo nome deriva dall’espressione persiano-indiana Kour Koum e la sua pianta è caratterizzata da lunghe foglie di forma ovoidale e fiori raccolti all’interno di spighe. Cresce a temperature comprese tra i 20 e i 40 gradi e in climi tendenzialmente tropicali, dove abbondanti sono le piogge. Ne esistono oltre 80 specie nel mondo, ma quella da cui si ricava poi la spezia a noi comunemente nota è la Curcuma Longa.

Molte le sue proprietà curative, in particolar modo per quanto riguarda alcune forme tumorali. L’India conosce questa pianta, e la spezia che da questa si ricava, da oltre 5.000 anni, tanto da esserne al giorno d’oggi il maggior produttore mondiale. La curcuma è inoltre l’ingrediente primario del curry, a cui fornisce il suo caratteristico colore giallo ocra.

Principale elemento in essa contenuto la curcumina, dalle ormai ben note proprietà benefiche per l’organismo. Al suo interno anche potassio, vitamina C e amido (circa il 26%). La curcuma è ricavata dai rizomi, al cui interno si trovano i principi attivi per cui questa spezia è conosciuta. Questi ultimi lasciati immersi in un contenitore di acqua in ebollizione per diverse ore e lasciati a essiccare all’interno di grandi forni. A quel punto verranno schiacciati e ridotti in polvere.

Molte sono le proprietà benefiche della curcuma. A cominciare dalla stimolazione dell’appetito, merito di oli eterici presenti al suo interno. Sono gli oli amari invece che si occupano di incentivare la formazione di enzimi digestivi. Una sostanza però merita il ruolo di primo piano quando si parla di curcuma: la curcumina.

La curcuma vanta tra le sue azioni curative quelle antinfiammatorie, antiossidanti, coleretiche e colagoghe, eupeptiche e immunostimolanti. Conosciute anche dalla medicina tradizionale cinese e in particolare da quella ayurvedica (medicina tradizionale indiana) riguardano anche proprietà antisettiche. A queste di recente si sono aggiunte quelle antitumorali, che devono la loro scoperta ad alcuni recenti studi di medicina moderna.

Vediamo alcune delle specifiche patologie cui è possibile opporre la benefica azione della curcuma. Una delle più pericolose e note è senza dubbio quella tumorale, nelle diverse forme che interessano soprattutto intestino, mammella, esofago, reni, polmoni, fegato e prostata. La presenza di curcumino aiuterebbe poi nel trattamento farmacologico delle cellule tumorali resistenti alle normali terapie, come sostenuto nel suo studio dalla Dr. Karen Knudsen.

L’intestino è inoltre interessato dai benefici della curcuma anche per disturbi di minore entità come meteorismo, dispepsia intestinale e colon irritabile. Altra malattia molto nota in occidente è il diabete di tipo 2, che secondo recenti studi USA subirebbe l’azione benefica delle proprietà curative della curcuma. A questo si aggiunge l’Alzheimer, al quale la curcumina oppone le sue importanti qualità antiossidanti contro la dannosa azione neurodegenerativa.

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Fiore di Curcuma
Fiore di Curcuma

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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