Cose nostre – Malavita

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Cose nostre - Malavita
Cose nostre – Malavita

Cose nostre – Malavita (The Family) è un film del 2013 diretto da Luc Besson. La pellicola, con protagonisti Robert De Niro, Michelle Pfeiffer e Tommy Lee Jones, è l’adattamento cinematografico del romanzo Malavita di Tonino Benacquista. Giovanni Manzoni è un ex gangster mafioso italiano che si è pentito e ha testimoniato contro i suoi capi; per questo motivo lui e la sua famiglia (la moglie Maggie e i loro figli Belle e Warren) vivono sotto copertura grazie al programma di protezione testimoni dell’FBI.

Michelle Pfeiffer moglie, nel film, di Robert De Niro è specializzata nella pasta e trovandosi in Normandia primi di pesce quindi Tagliatelle Senatore Cappelli con Ragù di Triglia e acciughe, zucchine e santoreggia.

Ingredienti per 2 persone

Preparazione

In una padella, con un filo d’olio evo friggete le triglie e le acciughe dopo averle pulite, mettetele da parte.
Nella stessa padella friggete le zucchine tagliate a fettine aggiustate di sale, mettete da parte.
Sempre nella stessa padella fate appassire lo scalogno, aggiungete i pelati fate cuocere, mentre il pomodoro cuoce, spolpate i pesci in pezzetti piccoli.
Dopo qualche minuto aggiungete il pesce e aggiustate di sale e pepe.
Cuocete la pasta quando è meno che al dente, aggiungetela in padella saltatela e impiattate.
Guarnite con le fettine di zucchine e le foglioline di santoreggia, visto che in questo periodo è in fiore utilizziamo anche questi.

Buon appetito

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Trama

Giovanni Manzoni è un ex gangster mafioso italiano che si è pentito e ha testimoniato contro i suoi capi; per questo motivo lui e la sua famiglia (la moglie Maggie e i loro figli Belle e Warren) vivono sotto copertura grazie al programma di protezione testimoni dell’FBI, in quanto il vecchio boss di Giovanni, Don Lucchese, sta conducendo dalla prigione una feroce caccia all’uomo. Tuttavia, i componenti della famiglia hanno dei comportamenti violenti, il che li rende potenzialmente visibili e li costringe a spostamenti continui onde evitare di venire rintracciati e uccisi.

Dopo l’ennesima copertura saltata, la famiglia assume il cognome Blake e si trasferisce a Cholong-sur-Avre, uno sperduto (e nella realtà immaginario) paese della Normandia, nei pressi di Verneuil-sur-Avre; il loro protettore, l’agente Stansfield, chiede loro di mantenere un basso profilo e di integrarsi con la popolazione locale, allo scopo di evitare l’ennesimo spostamento. Ma anche in questo caso le abitudini mafiose di ciascun membro della famiglia faticano a scomparire, sin dal primo giorno: Maggie fa saltare in aria un supermercato gestito da proprietari xenofobi, Warren si fa strada nella piccola malavita della sua scuola e Belle picchia a sangue alcuni suoi spasimanti fastidiosi e una compagna di scuola dalle mani lunghe. Giovanni, invece, sembra condurre una vita tranquilla, spacciandosi per scrittore con i nuovi vicini di casa. Ben presto, però, le sue tendenze violente iniziano ad emergere nel momento in cui si trova a dover fare i conti con le piccole difficoltà della vita quotidiana.

Tra alti e bassi, i Blake procedono nei loro tentativi di integrarsi: e se Warren viene visto come un teppista dai suoi professori, Maggie riesce ad allacciare rapporti nella comunità parrocchiale di Santa Cecilia, situata in un paese vicino, mentre Belle ha una tresca con un giovane universitario. Giovanni nel frattempo ha messo sotto scacco l’amministrazione locale per risolvere un semplice problema idraulico. Stainsfield intanto scopre che Giovanni sta scrivendo in segreto le proprie memorie, documento fatale se dovesse mai venire pubblicato; i due uomini hanno un confronto in merito a esse, e l’ex mafioso rivela all’agente di essere in realtà stanco della sua vita instabile, e che probabilmente la morte non sarebbe poi la cosa peggiore.

Warren intanto usa una battuta sentita anni prima dalla bocca di Don Lucchese per una rubrica della gazzetta scolastica; per una serie di eventi sfortunati la pagina capita proprio nelle mani del boss, che localizza la famiglia del suo nemico e manda un commando a sterminarla.

La sera dello scontro finale trova la famiglia insolitamente fuori casa: Maggie si trova nella chiesa di Santa Cecilia da dove viene cacciata dopo aver rivelato, in confessione, la propria vera identità al parroco; Warren dopo aver salutato la sorella, scappa alla stazione per recarsi a Parigi, dove vuole mettersi in proprio nella malavita; mentre la stessa Belle sale su un tetto per suicidarsi dopo che il suo amato ha deciso di non dare seguito alla loro relazione. Giovanni vive invece un momento di gloria: invitato come relatore a un cineforum, rivela dettagli importanti della propria vita da malavitoso. Stainsfield, presente alla serata, dichiara saltata la copertura e fa scattare la procedura d’emergenza proprio mentre il commando mafioso di Don Lucchese arriva nel paese.

Il commando, sterminati i poliziotti locali e messo fuori gioco anche il pompiere, presidia la casa e tenta di sterminare i Manzoni. I collaboratori di Stainsfield vengono uccisi, intanto Warren e Belle, che si sono accorti dell’arrivo del commando, tornano verso casa, si impossessano di alcune armi e fanno fuori gran parte dei mafiosi. Giovanni salva Maggie dall’essere uccisa. La famiglia, salva, fugge dalla Normandia, spaventata, ma più unita che mai.

 

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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