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Cornetti alla crema

Cornetti alla crema

Cornetti alla crema
Cornetti alla crema

Cornetti alla crema è un film del 1981 diretto da Sergio Martino. Domenico Petruzzelli è un sarto specializzato nella confezione di abiti talari; il suo laboratorio è accreditato presso la Santa Sede e i suoi committenti sono esponenti del clero. Vive in una casa severa con vista su San Pietro insieme alla moglie Elena e al figlio Aristide, un ragazzino in sovrappeso e impacciato.
La scena più famosa del film è quella del bagno in cui Banfi chiacchiera con il figlio a proposito del pasto appena concluso a base di fagioli con le cotiche.
Considerato il lavoro del protagonista, ho pensato a un ambiente sfarzoso dai toni cardinalizi.

Ingredienti per 4 persone

  • 300 g di fagioli borlotti secchi
  • 300 g di pomodori pelati italiani
  • 2 cipolle grosse
  • 200 g di cotiche già bollite
  • Qualche fetta di pane tostato e strusciato d’aglio
  • 1 bicchiere di vino rosso 1 carota
  • 1 patata
  • 1 costa di sedano
  • 5 fogli di salvia
  • 1 peperoncino, io ho usato un Diavolicchio Diamante
  • 3 spicchi d’aglio – 2 per le cotiche
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Olio EVO q.b.

Preparazione

Mettete a bagno i fagioli in un recipiente con acqua fredda per almeno 10 ore, meglio se tutta la notte. Scolateli e fateli lessare in abbondante acqua non salata a fuoco basso per circa 60 minuti, aggiungendo la salvia e cuocendo per un’altra ventina di minuti. Scolateli bene.
Tagliate le cotiche a pezzetti, fate rosolare due spicchi d’aglio con un paio di cucchiai d’olio evo, aggiungete le cotiche e fate cuocere per una decina di minuti, quindi mettete da parte.
Tagliate la cipolla a metà, le carote, le patate e il sedano a pezzetti fini, in modo che si sfaldino, e l’aglio a metà.
Mettete tutte le verdure in una padella antiaderente con qualche cucchiaio d’olio EVO e il peperoncino, quindi fatele rosolare bene.
Aggiungete il vino e fatelo evaporare, poi aggiustate di sale e pepe e aggiungete i fagioli. Mescolate bene, coprite e fate cuocere per circa 5 minuti. Aggiungete le cotiche e il pomodoro, aggiustate di sale e pepe e fate amalgamare bene.

Buon appetito

 #ricettedicelluloide #RicetteFilm #IlFilmNelPiatto

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Trama

Domenico Petruzzelli è un sarto specializzato nel confezionamento di abiti talari, ed essendo il suo laboratorio accreditato presso la Santa Sede ha appunto per committenti esponenti del clero. Vive in una severa casa con vista su San Pietro insieme alla moglie Elena e al figlio Aristide, un ragazzino in sovrappeso ed imbranato. Il suo migliore amico, nonché inquilino del piano di sopra, è Gabriele Arcangeli, un incallito dongiovanni bolognese che cambia una donna al giorno “per scopo terapeutico”, ed è da sempre oggetto delle invidie di Domenico, costretto ad una vita familiare triste ed opprimente.

Un giorno, in viaggio a Rovigo per motivi di lavoro, Domenico conosce Marianna, una splendida ed ingenua ragazza che studia da soprano e che sta fuggendo dall’opprimente fidanzato Ulrico, detto “Mazinga”, che è un giocatore di football americano. Dopo essere riuscito a sottrarre Marianna alle attenzioni del sospettoso Ulrico, Domenico passa con lei il resto della giornata e le dice di chiamarsi Gabriele Arcangeli e di non essere sposato. Dopo essere nuovamente caduto nelle grinfie dell’Ulrico uscendone malconcio, Domenico torna frastornato a Roma con la promessa di rivedersi un giorno con Marianna, positivamente colpita dalla sua bontà d’animo.

Pochi giorni dopo riceve una telefonata di Marianna, che è di passaggio a Roma per una prova canora, e che vuole stare una notte con lui. Per evitare la catastrofe, Domenico si fa prestare la casa da Gabriele, riluttante all’idea e se ne va, fingendo di dover partire per un viaggio a Bologna. In realtà, egli si trasferisce al piano di sopra ed accoglie la ragazza che dà subito sfogo alla sua esuberanza, che però Domenico non avrà modo di “assaporare”. Viceversa Gabriele, “sfrattato” da casa sua ed accolto in casa di Domenico, viene sedotto da Elena, che per la prima volta in vita sua prova l’ebbrezza di un rapporto carnale più stimolante e quasi selvaggio che è riuscito a far smettere a Gabriele di necessitare ogni giorno di far l’amore.

L’arrivo di un cardinale e di un prete suo segretario prima, e della madre di Marianna e del terribile Ulrico poi, saranno letali per Domenico: dopo aver “messo in fuga” il porporato a causa della sua amante, dapprima sarà costretto a rivelare la sua identità alla ragazza, poi dovrà scoprire il tradimento di Elena e Gabriele, ed infine dovrà subire l’ira violenta di Ulrico, che lo scaraventa dalla finestra dopo averlo malmenato. Pochi giorni dopo, Elena, Aristide e Gabriele portano a spasso Domenico in carrozzella, ingessato e incapace di parlare, ma basterà che egli veda cantare in televisione Marianna, per riacquistare le forze necessarie e mandare tutti a quel paese.Pubblicità

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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