Clima e ambiente: l’80% degli italiani è preoccupato

Clima e ambiente: l’80% degli italiani è preoccupato

Clima e ambiente: l’80% degli italiani è preoccupato
Clima e ambiente: l’80% degli italiani è preoccupato

Clima e ambiente: l’80% degli italiani è preoccupato, La colpa è delle multinazionali, il governo non stia a guardare

L’Italia s’è desta. Sarà che forse è finita anche la sabbia dove infilare la testa, ma pare che finalmente anche gli italiani inizino a preoccuparsi seriamente della cura dell’ambiente. È quanto ci dice l’ultima rilevazione eseguita da Swg su un campione di 2 mila maggiorenni italiani, i cui esiti sono pubblicati nello speciale “Ambiente” di “PoliticApp” diffusi il 22 gennaio.
A preoccupare sono soprattutto il clima che cambia, il riscaldamento globale, lo smaltimento dei rifiuti e l’inquinamento atmosferico e delle acque. E meno male, visto che finora pariamo tutti sordi ai continui allarmi e richiami di scienziati ed esperti che ci invitano all’azione immediata.

Ma la vera notizia è la crescita sostenuta di chi si dichiara preoccupato per la situazione ambientale del luogo in cui vive: dal 67% del 2011 all’81% di oggi.
Riprendiamo e rilanciamo con la speranza che la stessa percentuale di crescita si verifichi tra le file dei nostri politici, visto che nei programmi elettorali presentati alle ultime elezioni politiche, i temi ambientali erano pressoché assenti. O meglio, mancava quasi del tutto la proposta di una strategia operativa. L’ambiente era infatti il settore dove erano di gran lunga più comuni le dichiarazioni di principio e dove invece scarseggiava una proposta politica sufficientemente circostanziata e verificabile.

Insomma, i tempi sono maturi affinché le tematiche ambientali raggiungano la cima dell’agenda politica. Se chi ci governa avesse l’imbarazzo della scelta e non sapesse da dove iniziare, i suggerimenti arrivano dai cittadini. Secondo gli intervistati, i due problemi sui quali occorre intervenire con più urgenza sono il riscaldamento globale e la gestione dei rifiuti, entrambi al 42% delle indicazioni sulle quattro possibili. I primi ad agire dovrebbero essere i cittadini (49%) e il governo italiano (48%). Beh, almeno c’è la presa di coscienza sul fatto che tutti dobbiamo fare la nostra parte.

Le idee sono abbastanza chiare anche su cause e responsabilità: sul banco degli imputati le multinazionali (55%), i cittadini (43%), i governi (42%), le amministrazioni locali (17%) e da ultimo le piccole medie imprese (10%).

Per poter far sentire la propria voce e cambiare le cose il 43% degli intervistati sarebbe molto favorevole se l’Europa introducesse dazi sulle merci provenienti dai Paesi che inquinano di più o che non rispettano gli accordi internazionali sulle emissioni di agenti inquinanti. Si tratta anche in questo caso di un dato in crescita: 9% in più rispetto al 2015. Torna in auge anche il buon vecchio boicottaggio: il 37% è molto d’accordo (+5% rispetto al 2015 ) a boicottare i prodotti che provengono da Paesi che inquinano di più o che non rispettano gli accordi internazionali sul clima.

E visto che l’agenda politica è sempre più condizionata dai sondaggi, speriamo che anche questo faccia la sua parte.

Fonte slowfood.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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