Campionato del Mondo di Cous Cous fest
Una grande incocciata collettiva di cous cous che mette insieme chef di diversi paesi e i rappresentanti delle tre religioni monoteiste aprirà domani il Campionato del mondo di cous cous, momento centrale del Cous Cous Fest, il Festival internazionale dell’integrazione culturale coprodotto dall’agenzia di comunicazione Feedback in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo, in corso nella cittadina del trapanese fino a domenica 29 settembre.
Il cous cous, piatto della pace, sarà celebrato giovedì 26 settembre alle 17 sul palco di piazza Santuario, alla presenza del Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, dell’Imam della moschea di Catania, Kheit Abdelhafid e di Miriam Camerini, aspirante rabina, regista ed esperta di ebraismo.
“L’incontro – ha detto il Vescovo Mogavero – vuole essere l’occasione per ribadire che, anche tra fedi diverse, attraverso il cibo – in questo caso il cous cous – si può promuovere la pace”.
Dopo aver recitato una preghiera, espressione delle loro religioni, Mogavero, Abdelhafid e Camerini condurranno una riflessione sul tema del cibo, la religione e il dialogo interculturale. L’appuntamento si concluderà con il momento dell’incocciata sul palco della rassegna: gli chef di Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal, Stati Uniti, Tunisia e il team dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati insieme ai rappresentanti delle tre religioni monoteiste metteranno le loro mani in una grande mafaradda di cous cous per simboleggiare l’unione e la pace tra i popoli. Subito dopo cominceranno le prime sfide del Campionato del mondo di cous cous: la chef senegalese Mareme Cisse, del ristorante Ginger People&Food della cooperativa sociale Al Karub (Agrigento), in gara con il figlio Falilou Diouf da cui prende il nome la sua ricetta, couscous di Falilou, si confronterà con la Palestina, rappresentata da Fateh Hamdan, il gestore del ristorante Al Quds a Palermo, coadiuvato dal suo aiuto chef Mina. La seconda sfida vedrà in cucina la Tunisia che gareggia con Karim Bahbah, al lavoro come sous chef a Parigi in un ristorante del gruppo del grande chef francese Alain Ducasse, e Marwen Mathkour, e il Marocco che schiera in campo Mohamed