Amarcord

Amarcord

Amarcord
Amarcord

Amarcord è un film del 1973 diretto da Federico Fellini. È uno dei film più noti del regista, al punto che la parola Amarcord, univerbazione della frase in lingua romagnola “a m’arcord”, cioè “io mi ricordo”, è entrata nell’immaginario collettivo diventando un neologismo della lingua italiana, con il significato di rievocazione in chiave nostalgica.
In una delle scene topiche i protagonisti si ritrovano a tavola e consumano i passatelli in brodo…..

Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per il brodo carne mista

  • 500 g di polpa di manzo
  • 300 g di ossa di bovino
  • 300 g di doppione (o biancostato)
  • 1/2 gallina pulita
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 pomodoro rosso
  • 3 litri d’acqua fredda
  • 1 peperoncino Diavolicchio di Diamante
  • Sale q.b.

Ingredienti per i passatelli

  • 100 g di pangrattato finissimo
  • 100 g di parmigiano grattugiato
  • 2 uova (circa 120 g)
  • noce moscata
  • buccia di limone grattugiata
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Olio EVO q.b.

Preparazione brodo

Prepararlo in casa è un vero e proprio rito, richiede il giusto tempo, si può preparare in grandi quantità in modo da porzionarlo e congelarlo per utilizzi futuri.
Lavate la carne e le ossa sotto acqua corrente. Pulite verdure, tagliatele a pezzi.
In una pentola capiente mettete le carni e le ossa intercalandole con le verdure, aggiungete il peperoncino tagliato a metà, coprite con circa 3 litri di acqua fredda. Ponete sul fuoco e portate a bollore, schiumate e abbassate la fiamma.
Fate sobbollire dolcemente per circa 3 ore, semi-coperto.
Filtrate il brodo con un colino a maglie fitte. Salatelo finché è ancora caldo.
Utilizzatelo subito o conservatelo per usi futuri.

Preparazione passatelli

In una ciotola raccogliete il pangrattato e il parmigiano reggiano grattugiato. In una seconda ciotola sbattete le uova con sale, pepe, scorza di limone e noce moscata a piacere. Iniziate ad amalgamare con una forchetta.
Impastate a mano fino a ottenere una palla liscia e morbida. Qualora fosse troppo dura diluite con un po’ di brodo, in caso fosse troppo tenera aggiungete altro pangrattato e parmigiano. Avvolgete il tutto nella pellicola alimentare e fate riposare a temperatura ambiente per circa un’ora.
Suddividete l’impasto in tre parti, create i passatelli con l’apposito strumento.
Dovrete ottenere dei passatelli da 4 a 6 cm.
In una pentola scaldate il brodo cuocete i passatelli per un paio di minuti, appena pronti verranno a galla. serviteli subito ben caldi.

Buon appetito

#ricettedicelluloide #RicetteFilm #IlFilmNelPiatto

calogero@peperonciniedintorni.it
https://www.facebook.com/PeperoncinieDintorni?ref=hl
http://peperonciniedintorni.giallozafferano.it
https://twitter.com/@calorifi
https://www.pinterest.it/calorifi/
https://www.instagram.com/calorifi/
https://www.linkedin.com/home?trk=nav_responsive_tab_home Calogero Rifici https://www.youtube.com/user/calorifi1/

Trama

La vicenda narra la vita che si svolge nell’antico borgo di Rimini (San Giuliano, vicino al Ponte di Tiberio) da una primavera all’altra, nei primi anni trenta. Un anno esatto di storia, dove si assiste ai miti, ai valori e al quotidiano di quel tempo attraverso gli abitanti della provinciale cittadina: la provocante parrucchiera Gradisca, la ninfomane Volpina, una tabaccaia formosa, un ampolloso avvocato dalla facile retorica, un emiro dalle trenta concubine, il matto Giudizio e un motociclista esibizionista (Scoreza di Corpolò). Tutti loro interagiscono col folklore delle feste paesane, le adunate del sabato fascista, attendono al chiaro di luna il passaggio del transatlantico Rex e la famosa gara automobilistica delle Mille Miglia. Ma i veri protagonisti sono i sogni ad occhi aperti dei giovani del paese, presi da una prepotente esplosione sessuale.

Tra questi adolescenti emerge Titta, che cresce subendo condizionamenti sia fuori che dentro le mura domestiche. La sua vita si divide tra l’inarrivabile Gradisca, i grossi seni della tabaccaia e i balli d’estate al Grand Hotel spiati da dietro le siepi. La sua famiglia è composta dall’anarchico padre Aurelio, piccolo imprenditore edile perennemente in discordia con la moglie Miranda, lo zio materno Lallo (tiepido milite fascista ma impenitente dongiovanni, che vegeta alle spalle dei parenti), lo zio paterno Teo, ricoverato in manicomio e il nonno che scoppia di salute e che tra un detto moraleggiante e l’altro non si fa mancare delle libertà con la domestica.
Nelle intenzioni di Fellini la parola Amarcord è un segno cabalistico, scelta per la particolare fonetica. Altre ipotesi per il titolo del film erano Il borgo o Viva l’Italia.

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.