Gnocco fritto

Come non si potrebbe amare la cucina dell’Emilia Romagna? Ogni volta che vado in giro nei bei di questa regione mi succede di assaggiare praticamente di tutto! Ricca e gustosa la cucina tipica affonda le radici nella tradizione delle lunghe cotture come nel caso del ragù e nelle preparazioni laboriose come quelle per ottenere la sfoglia delle lasagne. Poi c’è lo strutto buono ottenuto dalla lavorazione del grasso di maiale da cui si ottengono i ciccioli e che poi vengono fritti, e lo stesso grasso viene impiegato per insaporire piatti e poi per friggere.

Lo gnocco fritto racchiude un po’ tutte queste tradizioni messe insieme: un impasto da lavorare a mano, da tirare finissimo e poi da tuffare nello strutto bollente. Tuttavia io ho scelto di utilizzare l’olio in modo da non avere un gusto troppo ricco, ma in giro per l’Emilia non aspettatevi sconti da questo punto di vista 😜 La caratteristica dello gnocco fritto è che sembra molto voluminoso ma all’interno è vuoto perciò, a seconda della grandezza e dello spessore, è possibile spizzicarlo per accompagnare il tagliere di salumi e formaggi oppure imbottirlo come un panino… i più golosi però il panino lo preparano direttamente utilizzando due gnocchi uno sull’altro.

Ah e poi, quasi dimenticavo, fate ben attenzione a dove vi trovate quando chiedete una porzione di gnocco fritto. Eh già, perché soltanto a Bologna lo chiamano così o al massimo gnoc fritt. In provincia per esempio prende il nome di crescentina, nella provincia di Parma torta fritta, a Reggio Emilia e Modena l’articolo è al maschile, perciò il gnocco fritto, e a Piacenza nella sua forma dialettale chisulèn.

Questo caposaldo dello streetfood italiano potrà pur essere riconosciuto coi nomi più svariati facendo infiammare le provincie, ma quel che è certo è che è davvero un peccato di gola che bisogna provare quando si va sul posto e anche a casa!

Intanto ti ho parlato della ricetta dello gnocco fritto, adesso aspetto le tue foto taggandomi su Instagram e utilizzando l’hashtag #giovannicastaldi.

A presto!

Gio’

  • Preparazione: 40 Minuti
  • Cottura: 10 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: Dosi per 50 pezzi
  • Costo: Economico

Ingredienti

Ingredienti per 50 pezzi di gnocco fritto

  • 500 g Farina 0
  • 225 g Acqua
  • 45 g Strutto
  • 12 g Lievito istantaneo per preparazioni salate
  • 15 g Sale fino
  • q.b. Olio di semi di arachide

Preparazione

Preparazione dello gnocco fritto

  1. ricette gnocco fritto peccato di gola di giovanni
  2. Per preparare lo gnocco fritto cominciamo dall’impasto, in una ciotola versa la farina, il lievito istantaneo per preparazioni salate, il sale e lo strutto.

  3. Comincia a lavorare con le mani per uniformare lo strutto al resto degli ingredienti e poi versa l’acqua a filo mentre continui ad impastare. Non appena il composto prende consistenza trasferisci sul piano da lavoro e impasta a mano.

    Gnocco fritto peccato di gola di giovanni 2
  4. Dopo qualche minuto il composto risulterà liscio e omogeneo, quindi mettilo in ciotola, coprilo con pellicola trasparente e lascialo riposare per una mezzora, in questo modo il glutine si rilasserà. Trascorso il tempo recupera l’impasto e stacca un pezzetto, il resto invece mettilo sotto la ciotola, e inizia a tirare con il matterello.

  5. Ottieni una sfoglia sottile pochissimi millimetri, non più di 1 o 2 insomma, e poi dopo aver pareggiato la pasta ricava dei parallelogrammi da 8x7cm. In questo modo otterrai circa 50 pezzi. Man mano che otterrai dei pezzetti di scarto, ripiegali e raccoglili sotto la ciotola con l’altro impasto. in questo modo potrai tornare a tirare la pasta e formare altri gnocchi. Procediamo con la cottura. Tuffa pochi pezzi alla volta in una pentola con abbondante olio portato alla temperatura di 170°: ci vorranno pochi minuti affinché dorino completamente. Di tanto in tanto bagna la superficie con un po’ d’olio caldo.

  6. Scola i primi e prosegui così con tutti. La tua porzione di gnocco fritto ti aspetta!

    ricetta gnocco fritto peccato di gola di giovanni 2

I consigli di Giovanni

  • Il riposo dell’impasto serve a far riposare il glutine che al momento della lavorazione risulterebbe troppo tenace per tirare l’impasto, in questo caso il composto può essere conservato fino a un massimo di 12 ore;
  • Anticamente lo gnocco fritto veniva cotto nello strutto, ma io ho preferito utilizzare l’olio di semi di arachidi, a te la scelta.
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Pubblicato da Giovanni Castaldi

Giovanni classe 86, sono un partenopeo doc, con la grande passione per la cucina! Adoro sperimentare dal dolce al salato indistintamente e ho questo piccolo spazio dove condivido le mie ricette. Segui anche le mie video su Giallo Zafferano!

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