Insalata di arance e finocchi

Avete mai provato a condire le arance con olio sale e aceto ? vi sorprenderanno
io amo le arance, mi piace il loro colore ,il profumo …gli abbinamenti classici e quelli azzardati e ho un ricordo molto vivo di alcune serate a casa della mia nonnina a mangiare le arance condite in insalata
ho voluto arricchire la ricetta base di mia nonna ampliando i contrasti .

ecco qui la mia insalata di arance e finocchi
ingredienti :
tre arance
un finocchio di quelli tondi (lo sapete vero che quelli più adatti da fare crudi sono i tondi mentre quelli allungati sono più indicati per la cottura ? )
una manciata di uva passa
una piccola manciata di pinoli
olive nere snocciolate
olio
sale
aceto di mele

pelate l’arancia e affettatela
fate in un piatto una base di belle fette arancioni
coprite con il finocchio affettato sottile
unite uva passa ,pinoli e olive nere
poco sale, olio evo e un goccio di aceto di mele

vi sorprenderà con la sua leggerezza ma anche con i suo gusto
ottimo per chi è a dieta ma anche per chi vuole rimettersi un pò dopo gli stravizi delle feste
e vi lascio con una poesia bellissima sulle arance

A somiglianza tua,
a tua immagine,
arancia,
si fece il mondo:
rotondo il sole, circondato
per spaccarsi di fuoco:
la notte costellò con zagare
la sua rotta e la sua nave.
Così fu e così fummo,
oh terra,
scoprendoti,
pianeta arancione.
Siamo i raggi di una sola ruota
divisi
come lingotti d’oro
e raggiungiamo con treni e con fiumi
l’insolita unità dell’arancia.

Patria
mia,
gialla
chioma,
spada dell’autunno,
quando
alla tua luce
ritorno,
alla deserta
zona
del salnitro lunare,
alle difficoltà
strazianti
del metallo andino,
quando
penetro
il tuo contorno, le tue acque,
lodo
le tue donne,
guardo come i boschi
equilibrano
uccelli e foglie sacre,
il frumento si accumula nei granai
e le navi navigano
per oscuri estuari,
comprendo che sei,
pianeta,
un’arancia,
un frutto del fuoco.

Sulla tua pelle si riuniscono
i paesi
uniti
come settori di un solo frutto,
e Cile, al tuo fianco,
elettrico,
incendiato
sopra
il fogliame azzurro
del Pacifico
è un largo recinto di aranci.

Arancione sia
la luce
di ciascun
giorno,
e il cuore dell’uomo,
i suoi grappoli,
acido e dolce siano:
sorgente di freschezza
che abbia e che preservi
la misteriosa
semplicità
della terra
e la pura unità
di un’arancia

Pablo Neruda