PASTA ‘NCASCIATA all’ennese

La pasta ‘ncasciata all’ennese è un piatto unico molto saporito, una delle tante varianti di pasta al forno siciliana, divenuta nota anche nel resto d’Italia perché è il piatto preferito del commissario Montalbano, il protagonista dell’omonima serie tv.

Il nome della pasta ‘ncasciata deriva dal termine “incaciata” da cacio (formaggio) ed  è molto diffusa in Sicilia, anche se con delle varianti, perché rappresenta un piatto unico conviviale e, perciò, viene preparata soprattutto la Domenica.

La versione ennese differisce dalla quella palermitana e messinese principalmente per il tipo di formaggio usato e per la mancanza di melanzane e ragù.

Il protagonista indiscusso della pasta ‘ncasciata all’ennese è il cavolfiore (vruocculu), che sia viola, bianco o verde poco importa, ed il pecorino fresco, quello più morbido e che fila (oppure tuma).
A complemento del piatto troviamo della saporita salsiccia e la pancetta fresca; a piacere, si possono aggiungere olive snocciolate, dadini di salame e uova.

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  • DifficoltàBassa
  • CostoBasso
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo10 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora 25 Minuti
  • Porzioni4/6 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 400 gpasta di semola (corta tipo maccheroncini, penne, rigatoni, sedani, zitelli)
  • 1 kgcavolfiore
  • 500 gsalsiccia
  • 250 gpancetta fresca (a fette)
  • 300 gpecorino siciliano (oppure tuma)
  • 50 gpecorino siciliano (grattugiato oppure parmigiano)
  • 2 cucchiaiconcentrato di pomodoro (oppure 1 bicchiere di passata)
  • 01 bicchierevino rosso
  • 1 spicchioaglio
  • 1cipolla
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Sale
  • q.b.pepe nero
  • 2 fogliealloro

STRUMENTI

  • Coltello
  • Pentola
  • Padella
  • Teglia ( da forno )
  • Schiumarola
  • Forno

PREPARAZIONE

  1. Mondate il cavolfiore tagliando il fiore alla base; dividetelo in cimette regolari e sciacquatele sotto l’acqua corrente dopo averle lasciate un po’ in ammollo.

  2. Lessate le cime del cavolfiore in acqua bollente salata per circa 10 minuti insieme all’alloro. Poi, prelevatele con un mestolo a ragno e tenete da parte. Conservate l’acqua di cottura per cuocere la pasta.

IL CONDIMENTO DELLA PASTA ‘NCASCIATA

  1. In una padella abbastanza grande rosolate l’aglio sbucciato intero e la cipolla tritata finemente con qualche cucchiaio d’olio.

  2. Dopodiché, eliminate il budello dalla salsiccia e sbriciolatela direttamente nella padella insieme alla pancetta fresca tritata a coltello; sfumate con il vino non appena la carne cambia colore.
    Eliminate l’aglio, poi, unite il concentrato di pomodoro diluito con un po’ d’acqua di cottura del cavolfiore e fate cuocere il tutto per una ventina di minuti.
    Se voleste aggiungere olive e salumi dovete farlo adesso.

  3. Infine, aggiungete il cavolfiore e fate insaporire il tutto per altri 10 minuti, unendo un po’ dell’acqua di lessatura (il sugo non deve risultare molto liquido). Regolate di sale e pepe.

COTTURA E ASSEMBLAGGIO DELLA PASTA ‘NCASCIATA

  1. Cuocete la pasta nella stessa acqua di cottura del cavolfiore mantenendola molto al dente, scolate e condite con il sugo, 1/3 del pecorino fresco a dadini e di quello grattugiato. Mescolate il tutto per bene.

  2. Trasferite metà della pasta in una teglia da forno dai bordi alti, livellate, distribuite del formaggio pecorino grattugiato e versate la pasta rimanente. In superficie finite con il resto dei formaggi. Se voleste aggiungere anche le uova, unitene un paio leggermente sbattute in questa fase, prima dei formaggi.

  3. Fate cuocere la pasta ‘ncasciata in forno preriscaldato a 200°C per circa mezzora o fino a quando il formaggio si scioglie e la superficie risulti dorata.

  4. Sfornate e fate riposare la pasta per circa dieci minuti prima di servire, per dar modo di compattarsi. La pasta ‘ncasciata è ottima calda ma viene apprezzata anche tiepida.

VARIANTI

Per rendere più accattivante e ulteriormente saporita questa specialità si può ripassare il cavolfiore in padella con un po’ di farina ed unirlo solo al momento dell’assemblaggio. Se non piace il pecorino potete sostituirlo con altro formaggio di vostro gusto.

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