Contro il rigore invernale prende forma sempre più il desiderio di piatti caldi e corroboranti, come i “frascatuli ‘cco miscaturi“, un’antica pietanza contadina, povera ma genuina e saporita.
Le sue origini risalgono al tempo degli antichi romani, che già utilizzavano farine di cereali e legumi per preparare la puls, l’antenata della polenta. Il termine frascatuli, invece, si presume che si sia diffuso durante la dominazione angioina e che derivi dal francese flasque (molle), per la sua tipica consistenza.
Questa pietanza rappresenta un’ottima alternativa alla pasta ed è un piatto tipico del mio paese natio. Nelle altre cittadine dell’entroterra è conosciuta con nomi diversi (frascatula a Sperlinga, piciòta a Nicosia, piciòcia a Troina, farinata a Capizzi).
I frascatuli ‘cco miscaturi sono una sorta di polenta, in cui la prerogativa principale è l’utilizzo di ottime farine e quello che viene chiamato u miscaturi (in genere broccoletti o verdure spontanee come finocchietto, borragine, cardi e cicoria).
In origine, la farina impiegata era quella autoctona di Timilia o Tumminia, un’antica farina di grano duro che stava per scomparire ma che, grazie alla perseveranza di bravi agricoltori, è ritornata in uso. La farina di grano duro viene miscelata con farine di legumi (fave, ceci, piselli, cicerchia), che rende la polenta più saporita.
Per gusto personale e per motivi salutistici, utilizzo semplicemente farina di Kamut® biologica miscelata con farina di ceci.
Se ami i piatti corroboranti che scaldano anche l’anima prova anche la PASTA IN BRODO CON POLPETTINE.
FRASCATULI ‘CCO MISCATURI
INGREDIENTI (per 4 piatti abbondanti di “frascatuli ‘cco miscaturi”)
- 2 l acqua
- circa 200 g di farina di grano di Timilia e di legumi (io farina di Kamut® bio e farina di ceci)
- 1 mazzo di broccoletti o finocchietto
- sale e peperoncino q.b.
- olio extravergine d’oliva q.b.
- pane casareccio q.b.
PREPARAZIONE
In una pentola portate a bollore l’acqua ed aggiungete i broccoletti lavati e tagliati a pezzettini, unire il sale ed il peperoncino. Fate cuocere per almeno 10 minuti ed aggiungere poco alla volta, a pioggia, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, la miscela di farine setacciate, avendo l’accortezza di non far formare grumi e di togliere dal fuoco prima che si indurisca. Una volta rappresasi continuate la cottura per circa 5 minuti. La consistenza ideale è come quella della crema pasticciera.
Versate nei piatti fondi qualche mestolo di frascatuli ‘cco miscaturi, ancora caldi e fumanti, condite con un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo e accompagnate con del pane casareccio raffermo.
CONSIGLIO
Nelle nostre case si è soliti prepararne in più, si fanno raffreddare e, l’indomani, i “frascatuli” si tagliano a pezzi e si friggono con un filo appena d’olio, facendogli formare una croccante crosticina esterna. Mmhhh… che bontà!!! Quanto prima vi posterò una foto.
VARIANTE
Il piatto si può arricchire con un soffritto di aglio e lardo o pancetta, com’è usanza a Nicosia, dove ogni anno prima di Natale si tiene la tradizionale sagra della piciòta.