La pitta’mpigliata è il dolce natalizio per eccellenza della tradizione popolare calabrese. Una sfoglia friabile e profumata ripiena di uvetta, noci e tanto amore. Un connubio perfetto tra gusto e tradizione che sa riscaldare il cuore ad ogni morso.
La ricetta che condivido con voi è quella che si tramanda la mia famiglia da generazione in generazione. E come ogni anno io stendo semplicemente la sfoglia, mentre il ripieno, l’impasto e la forma sono opera della mia mamma. Quindi se non vi piace prendetevela con lei… scherzo. Sono certa che rimarrete conquistati da questi profumi e sapori che fanno tanto Natale.
Grazie mamma.
RICETTE DOLCI PER STUPIRE
- CostoMedio
- Tempo di preparazione4 Ore
- Tempo di cottura45 Minuti
- Porzioni12 pitte ‘mpigliate
- CucinaItaliana
- StagionalitàInverno
Ingredienti
Ingredienti pasta frolla
Ingredienti per il ripieno
Per lucidare
Strumenti
Passaggi
Ammollate l’uvetta in acqua tiepida per 20 minuti, scolatela, strizzatela ed asciugatela con un telo da cucina
In una ciotola capiente mettete le noci tritate, l’uvetta ammollata e lo zucchero. Aggiungete il liquore anice, il succo e la scorza di un limone e di due arance. Spolverizzate con una manciata abbondante di cannella in polvere e mescolate tutti gli ingredienti in modo da ottenere un composto omogeneo. Tenete da parte.
Proseguite preparando la pasta. Quindi rompete le uova e sbattete con l’aiuto di una frusta a mano.
Mettete sul fuoco un pentolino con lo zucchero, l’olio e il liquore. Mescolate dolcemente e non appena lo zucchero si sarà completamente sciolto spegnete. A questo punto aggiungete al composto anche il succo d’arancia e versate il tutto nella ciotola con le uova.
Incorporate la farina e il lievito. Impastate fino ad ottenere un panetto sodo e compatto.
Diamo forma alle pitte’mpigliate calabresi. Per prima cosa prepate la base del dolce. Staccate un pezzetto di impasto e con l’aiuto di un mattarello stendetelo dandogli una forma rotonda. Non deve essere un cerchio perfetto. Si definisce dopo con una rotella dentellata.
Prendete altri pezzetti di impasto e passateli attraverso la macchina per la pasta. Dovete ottenere delle sfoglie rettangolari e sottili (tipo lasagna). Di solito per ogni base bastano tre sfoglie rettangolari.
Adagiate al centro di ogni sfoglia rettangolare, e per tutta la lunghezza, un po’ del ripieno di noci e uvetta. Chiedete a fagottino ed eliminate l’eccesso di pasta con una rotella dentellata. Raccogliete a chiocciolina e adagiatela sulla sfoglia che fa da base. Create altre chioccioline e poi le avvolgete intorno alla prima. Fino a comporre il dolce. Adesso eliminate la base in eccesso e avvolgete l’estremità intorno alla circonferenza esterna della pitta ‘mpigliata. Legate con uno spago.
Procedete in questo modo fino ad esaurire tutto l’impasto.
Sulla prima che si prepara, che chiamiamo strina, mettiamo una croce e sarà il dolce che verrà portato in tavola la vigilia di Natale.
Le pitte ‘mpigliate vengono cotte nel forno a legno, noi usiamo il forno da pasticceria. In quello tradizionale a 180 gradi per 40-45 minuti. Fino a quando non assumono un bel colore dorato.
Una volta pronte vanno spennellate ancora calde con il miele.
Per gustarne a pieno la bontà delle pitte’mpigliate calabresi vi consiglio di mangiarle dal giorno dopo.
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Infinitamente grazie, Mariafrancesca.
Dosi variate per porzioni
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