Ci sono sapori e profumi che ci ricordano sempre la nostra infanzia, anche se abbiamo continuato a mangiare le stesse preparazioni anche dopo. Uno di loro per me è questa marmellata di prugne senza gelificante, che mia mamma prepara da sempre. Va cotta con pochissimo zucchero e l’aggiunta di aceto, che le conferisce una nota acidula e la rende davvero speciale. Per me. Non avendo gelificante, va cotta ovviamente per più tempo, io la lascio bollire dolcemente per almeno un paio d’ore, o comunque fino a quando ha raggiunto la densità desiderata. Il tempo di cottura dipende anche da quanto acquose sono le prugne ovviamente e dal gusto personale. In ogni caso, è anche la marmellata preferita dal mio papà. Praticamente lui mangia solo questa. Da sempre, quando mia mamma prepapa le crepe, lui le mamgia farcite con la marmellata di prugne, e vicino al suo piatto di crepe, c’è sempre un tagliere con salame e formaggio. Voi direte ma come, crepe dolci accompagnate da salame e formaggio? Ebbene sì. Ma la sapete una cosa? È buonissimo. Anch’io gli facevo e ancora gli faccio compagnia perché piace anche a me!
- DifficoltàBassa
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura2 Ore
- Porzioni1,5-2 chili
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 3 kgPrugne (pesate già denocciolate)
- 500 gzucchero
- 180 mlAceto di vino bianco
Preparazione
Per preparare la marmellata di prugne senza gelificante, lavate e denocciolate prugne e mettetele in una pentola capiente. Aggiungete lo zucchero e l’aceto e mescolate.
Mettete sul fuoco senza coperchio e portate a ebollizione mescolando ogni tanto. Lasciate bollire dolcemente, a fiamma bassa, per ca. 2 ore, mescolando ogni tanto, fino a quando la marmellata avrà raggiunto la consistenza desiderata.
Per fare una prova mettetene un cucchiaino su un piattino freddo da frigo e inclinatelo per vedere quanto densa è. Invasate quindi la marmellata di prugne senza gelificante ancora bollente, in vasetti sterili. Chiudete il tappo, lasciate capovolti per 5 minuti e una volta raffreddata, conservate in un luogo buio, fresco e asciutto.
Suggerimenti
La versione originale di questa confettura, che preparava sempre mia mamma, prevedeva il riposo in frigo tutta la notte, dopo aver aggiunto lo zucchero e l’aceto alle prugne denocciolate. Solo il giorno dopo mia mamma procedeva con la cottura della confettura. In quel caso poi, la cuoceva per 3-4 ore a fiamma bassa, senza mescolare, in quanto durante il riposo le prugne rilasciano parte del loro succo.