Babà dell’ Artusi

Babà dell’ Artusi, una squisitezza che in pochi conoscono. Chi è appassionato di cucina sicuramente conosce Pellegrino Artusi, questo è uno dei suoi tantissimi dolci quindi molto antico questo risale all’incirca alla fine del 1800. Un dolce che faccio da tanti anni, in special modo d’inverno mi ispira molto e siccome è un dolce che ricorda molto il pandoro per la sua consistenza, lo trovo ideale anche nel periodo Natalizio o comunque per le feste. In estate lo servo con macedonie di frutta fresca oppure bagnato con sciroppi alla frutta e palline di gelato. Provatelo e sbizzarritevi anche voi con le forme ma fatemi sapere come sarà la vostra Babà dell’ Artusi.Babà dell' Artusi

Babà dell’ Artusi

Ingredienti:

  • Farina forte g. 260  (tipo manitoba)
  • Lievito di birra g. 30
  • Latte ml.100 ( almeno a 25 gradi)
  • Burro g. 70
  • Uova  intere n. 2 +  1 tuorlo
  • Zucchero a velo g. 70
  • Panna  g. 100
  • Uva sultanina g. 80 (facoltativa)
  • Marsala secco n. 1 cucchiaio
  •  Rum n. 1 cucchiaio
  • Cedro candito 1 cucchiaio ( a pezzetti) facoltativo
  • Sale 1 pizzico

 Procedimento

Lievitino:

Sciogliere il lievito in 4 cucchiai di latte, impastare poi con 50 g. di farina forte e un pizzico di zucchero.

Formare un panetto e metterlo in una ciotola coperto con un tovagliolo tenendolo in un luogo caldo per almeno 1 ora ma che non superi le due ore.

Impasto:

In una ciotola capiente o planetaria lavorare le uova e il tuorlo con lo zucchero, il pizzico di sale, aggiungere la farina rimasta precedentemente setacciata, la panna il panetto di lievito e impastare per qualche minuto.

Aggiungere poi il burro morbido,  il marsala e rum, impastare ancora fino a quando risulterà un panetto liscio e vellutato.

Se avete impastato a mano portare l’impasto sulla spianatoia e lavorare molto bene ma con delicatezza almeno per venti minuti.

Se avete impastato in planetaria solo il tempo di dargli la forma, in entrambi i casi mettere il panetto a lievitare in una ciotola unta.

Coprire con un tovagliolo e far lievitare fino al raddoppio nel forno spento con la luce accesa.

Trascorso il tempo di lievitazione (due o tre ore) tirarlo fuori delicatamente.

Ungere leggermente con olio un piano da lavoro, rovesciarci l’impasto delicatamente, farlo roteare tra le mani (in gergo pirlare), ridandogli la forma rotonda e metterlo nello stampo che preferite.

Coprire e lasciar lievitare ancora fino al raddoppio in luogo caldo, meglio se dentro un sacco di plastica ma che non tocchi in superfice.

Preriscaldare il forno a 220° per mezz’ora.

Infornare e abbassare la temperatura a 180° per 40 minuti, poi aprire lo sportello a metà e ancora 10 minuti, spegnere e lasciar raffreddare sempre nel forno spento semiaperto.

Prima di servirlo spolverarlo con zucchero a velo.

Consiglio:  Io lo faccio senza uvetta e senza canditi (perchè in casa mia non piacciono) e lo servo con della crema pasticcera o zabaione, ottimo anche con una salsa al cioccolato calda, oppure con del gelato, ma anche con un’ottima macedonia.

Grazie di essere passata/o e alla prossima ricetta!

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