La mia prima Cake

La mia prima cake. L'immagine rappresenta una torta  farcita e rivestita con pasta di zucchero rosa e bianca con fiorellini e una lettera H

La mia prima Cake mi ha fatto capire che sono solo all’inizio. Volevo rinunciare, o meglio dire, sono ancora indecisa se continuare o meno.

Ad Ottobre di quest’anno ho partecipato e portato a termine il corso di Cake Designer, con superamento dell’esame finale 89/100 ma è stato un colpo di testa per me, come al solito, una sfida senza se e senza ma.

Una sfida perchè chi mi conosce sa qualcosa in più su di me perchè ciò che mi accompagna dalla nascita è una disabilità agli arti. Focomelia per essere precisi.

Chissà a quanti gli son venute in mente questi due esempi di frasi:

“Questa è matta…..”

“Questa non ha nulla da fare che farsi male…”

Ve lo garantisco. Fa più male quando rinuncio e non mi metto alla prova ma soprattutto fa malissimo quando una cosa mi viene negata solo perchè “probabilmente” io non riesco a farla. Perciò io, cmq sia, ci provo.

Quindi è meglio farsi male da soli oppure la causa deve essere sempre qualcun’altro?

Ci sono passata e non ve lo auguro. Ma veniamo alla Torta, è meglio.

Chiaro che non ho potuto fare tutto da sola, per esempio per sollevare la torta da una postazione all’altra, mi ha aiutato mio marito. Non me ne vogliano i VERI CAKE DESIGNER, ma io forse è meglio che per ora mi faccio chiamare CAKE DECORATOR.

Per ora, il Pan di Spagna lo compro dal mio rifornitore che da oggi mi sa che diventerà di fiducia, Il Forno-Panetteria di Giandomenico a Montecosaro Scalo (MC).

Si vero, avete ragione, il Cake Designer progetta e decora le torte e non usa solo il Pan di Spagna ma che volete, sono solo all’inizio. Non intendo correre, assolutamente.

Una Cake imperfetta

Come dicevo prima è la prima volta che mi metto a fare una torta partendo dalla farcitura alla copertura per finire alla decorazione di una torta.

Per il Pan di Spagna già sapete, per la farcitura ho fatto (con l’aiuto di mio marito) una crema pasticcera, la ricetta di sua nonna, per l’esattezza.

Una parte classica, e la seconda parte con il cacao.

Per la bagna ho usato Alchermes con un pochino di latte freddo.

Come copertura una Ganache di cioccolato fondente e poi con destrezza e allegria ho iniziato a creare la sfoglia di pasta di zucchero che inizialmente era bianca, poi l’ho colorata con del colore alimentare rosso in polvere, le decorazioni sono tutte fatte a mano, senza stampi ne oggettini vari.

Noto gli errori tecnici e non pochi, sono in grado di riconoscerli. In tanti mi hanno detto che è bellissima ma non sanno che bisogna prestare ad alcune attenzioni.

Non sto qui ad elencare cosa non va ma ora ci vuole solo tanta – nel mio caso – non troppa pratica.

So che questa pagina forse raggiungerà anche occhi supercritici, ma come dico sempre: ok se le critiche sono costruttive, Sono ben accette.

Se invece, qualcuno deve criticami solo perchè non ha niente da fare, è meglio evitare.

Non tanto per me…

Detto questo, oggi l’ho voluta regalare ad una persona tanto buona che stimo tantissimo. Volevo il suo giudizio. Bene, lui si è presentato con una bottiglia di Vino di Visciole… (chi ha buon gusto sa di cosa parlo)

Suo commento dopo averla assaggiata: Oltre ad essere buona e delicata, questo vino è la morte sua…..

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