Zuppa di roveja al profumo di coriandolo

Roveja….un nome suggestivo per un legume antico che non tutti conoscono.

La roveja, o roveggia o pisello dei campi, è un piccolo legume simile al pisello ma più piccolo, di colori che variano dal verde al marrone-grigio. Conosciuto fin dal Neolitico ed importato in Europa dal medio Oriente, questo legume in Italia ha sempre trovato terreno favorevole, soprattutto nella zona appeninica tra Umbria e Marche.

La sua diffusione ad alta quota sui Monti Sibillini è dovuta alla sua capacità di resistere alle basse temperature e in condizioni di scarsità d’acqua. Era il cibo per eccellenza dei pastori e dei contadini che vivevano in alta quota, che la utilizzavano per preparare gustose zuppe assieme a lenticchie, cicerchie, fave e fagioli, oppure assieme al farro.

Il declino e la momentanea scomparsa dalle tavole appenniniche arrivò nel Dopoguerra, quando la roveja venne abbandonata a favore di coltivazioni più redditizie, mentre lo spopolamento delle aree montane relegò il pisello dei campi a lontano ricordo di un passato di miserie da dimenticare. Nonostante l’estrema facilità con cui cresce, infatti, la coltivazione di questo legume è assai impegnativa. Quando la pianta è piena di baccelli i rami si piegano verso il terreno e questo fa sì che la raccolta, che avviene in estate dopo la semina in marzo, possa essere solo manuale. Come narra la saggezza contadina – la roveja “spezza la schiena”.

Negli ultimi decenni, alcuni agricoltori virtuosi hanno iniziato a reintrodurre la coltivazione della piantina – che si può comunque trovare anche allo stato selvatico lungo le scarpate tra Colfiorito e il Gran Sasso, nei prati e a volte perfino ai bordi delle strade.

Dal 2006 la roveja è presidio Slow Food, e il suo uso in cucina sta rinascendo.

Merito soprattutto delle proprietà nutritive notevoli, soprattutto per i vegetariani sempre “a caccia” di proteine vegetali: come legume fresco contiene il 7% di proteine e fornisce circa 75 calorie ogni 100 grammi. Mentre, da secco, arriva al 21% di proteine e a 300 calorie ogni 100 grammi, valori abbinati anche ad un elevato contenuto di carboidrati che arrivano al 50%. E a un ricco contenuto di potassio, fosforo, fibre e vitamina B1.

Oltre ai principi nutritivi la roveja regala un sapore unico, a metà strada tra la dolcezza del pisello e la cremosa pastosità del fagiolo.

Io l’ho scoperta grazie al mio amico Domenico della piccola, eroica e splendida Azienda Agricola Dolci Giuseppina situata nel cuore della Valnerina. Una famiglia tutta duro lavoro, sorriso e cuore d’oro. I loro legumi sono eccezionali per qualità  e rispetto dell’ambiente. E la roveja di Domenico non fa eccezione. Impossibile non amarla dopo averla provata! Enjoy ♥

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La ricetta

  • Portata - Piatto unico
  • Preparazione - 20' + riposo
  • Cottura - 40' con PP
  • Porzioni - 4 persone

Ingredienti

500gr – roveja
2lt – brodo vegetale
1 – grossa cipolla bianca
1 – grossa carota
3 – coste di sedano bianco
1 – zucchina piccola (facoltativa)
1 – peperoncino secco
3 – acciughe sotto sale
1/2 bicchiere – vino rosso
q.b. – olio extravergine di oliva
q.b. – sale/pepe nero
1 cucchiaino – curcuma
1 cucchiaino – coriandolo macinato
q.b. – basilico fresco
3 cm – alga kombu (facoltativa)

Preparazione

Per preparare la zuppa di roveja al profumo di coriandolo metti la roveja a bagno in abbondante acqua fredda, mescola e lasciala riposare per almeno 12 ore avendo cura di cambiare l’acqua di ammollo almeno un paio di volte e sciacquando bene i legumi ogni volta sotto acqua corrente.

Roveja legume antico pisello selvatico

Affetta finemente le verdure, metti in ammollo l’alga kombu (se la userai). Sciacqua le acciughe eliminando il sale in eccesso, disliscale e tritale finemente.

In un tegame capiente scaldate un filo di olio e qualche cucchiaio di acqua, aggiungi la cipolla, copri e lascia stufare per 10′ o finchè la cipoolla non sarà diventata trasparente. Aggiungi il sedano e la zucchina. Altri due minuti di cottura e unisci la carota, il peperoncino e le acciughe.

Versa in pentola la roveja e lasciala insaporire bene,alza la fiamma e sfuma con un mezzo bicchiere di vino rosso. Lascia evaporare l’alcool, aggiungi il brodo vegetale fino a coprire i legumi, una spolverata di curcuma, il pepe e l’alga Kombu.

Chiudi la pentola a pressione e  lascia cuocere per 40′ dal fischio. Togli dal fuoco e fai sfiatare la valvola senza forzarla. Se utilizzerai una pentola tradizionale cuoci a fuoco basso per circa 2h, finchè la roveja non acquisterà una consistenza morbida.

Quando i legumi saranno cotti aggiusta di sale e pepe e unisci un cucchiaino di coriandolo macinato fine.

Aiutandoti con un frullatore ad immersione frulla una parte della roveja così che la zuppa acquisti ancora più cremosità.

Servi i ciotole individuali aggiungendo olio extravergine a filo,coriandolo tritato e qualche foglia di basilico fresco.

Zuppa di roveja al profumo di coriandolo proteine vegetali

Zuppa di roveja al profumo di coriandolo ricetta facile

Può esserti utile sapere che…

Anzichè seguire la ricetta puoi anche decidere di cuocere la roveja direttamente in pentola a pressione per 40′ dal fischio.

In questo caso scolala tenendo da parte un pentolino di acqua di cottura ed utilizza metà della roveja così cotta per preparare questa zuppa ( cuocendo il resto degli ingredienti a parte ed aggiungendo la roveja con una parte del suo liquido di cottura una volta che le verdure saranno morbide e ben cotte).

Potrai utilizzare la restante roveja cotta per servire una deliziosa roveja in insalata con verdure colorate. In questo caso, una volta cotta, condisci la roveja con un filo di olio extravergine e conservala in frigorifero. Si manterrà perfettamente per almeno 4 giorni.

Per una versione vegan della zuppa di roveja al profumo di coriandolo, ometti le acciughe e sostituiscile con un cucchiaino di pasta di miso.

Questa zuppa è deliziosa se consumata durante i mesi più freddi ma è veramente ottima anche gustata appena tiepida. Un pieno di salute e gusto da godere durante tutti i mesi dell’anno!

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