Potreste innamorarvi di questo gratin di patate e fontina. Ne sono certa. È un contorno facile da preparare e davvero buonissimo. Morbido al punto giusto con le patate che affondano in una sorta di crema di latte e fontina. E la doratura che si forma in forno completa l’opera. A noi è piaciuto tanto e ora aspetto di sentire cosa ne pensate voi.
- DifficoltàFacile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura35 Minuti
- Porzioni4/5 persone
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
Ingredienti per il gratin di patate
Strumenti
Preparazione del gratin di patate
Spellare lo scalogno, tritarlo finemente e metterlo all’interno di una capiente casseruola.
A freddo, aggiungere il latte, la panna, una generosa grattugiata di noce moscata, due prese di sale e una abbondante macinata di pepe nero.
Sbucciare le patate, lavarle, tagliarle a fettine sottili con una mandolina e metterle, man mano, all’interno della casseruola.
Trasferire sul fuoco, portare a ebollizione, poi abbassare un po’ la fiamma e cuocere per 10 minuti circa (senza coperchio) mescolando di tanto in tanto.
Nel frattempo, mettere l’olio in una ciotolina e aggiungervi gli aghetti di rosmarino tritati, le foglioline di timo, sale e pepe a piacere. Mescolare e lasciare insaporire.
Imburrare una pirofila da forno (io ne ho usata una rotonda del diametro di 26 cm, ma va benissimo anche rettangolare o quadrata) e trasferirvi metà delle patate.
Insaporirle con un po’ di condimento (calcolate che dovrete suddividerlo in 3 parti), poi rivestire il tutto con metà delle fette di fontina tagliate sottili (io ho usato l’affettatrice).
Coprire con le restanti patate e mettere un po’ di condimento.
Infine distribuire su tutta la superficie le rimanenti fette di fontina e il restante condimento.
Cuocere il gratin di patate in forno preriscaldato a 190° (io ho usato lo statico) per 25 minuti o comunque fino ad ottenere una perfetta doratura. Sfornare e lasciare leggermente intiepidire prima di servire. Enjoy! Paola
Nota
Ho trovato questa ricetta in un vecchio numero della rivista “Eva Cucina” e qui ve l’ho proposta con le mie modifiche. Spero vi sia piaciuta.
Dosi variate per porzioni