I falafel (in arabo: فلافل, falāfil; in ebraico: פלאפל, traslitt. falāfel) sono delle polpette di legumi spezzate e fritte, tipiche del medioriente, i legumi più usati sono ceci, fave e fagioli, conditi con aglio, cipolla e spezzati con cumino e coriandoli. Sono un ottimo piatto vegetariano, infatti nascevano come sostituzione della carne nel giorno del digiuno dei copti egiziani, ed è anche un piatto a basso indice glicemico se viene eseguito con ceci e fave, infatti io in giorni tristi mi sono affogata di falafel di ceci, proprio quelli che vi propongo oggi! Il termine falafel in copto significa “con tanti fagioli”. Sono un piatto pratico, economico, facile da preparare e facili da conservare. Le storie riguardo all’origine sono controverse, probabilmente i falafel vengono dall’Egitto, ed essendo Alessandria un città portuale il piatto è stato poi esportato nel medio oriente rimpiazzando le fave con i ceci. E probabilmente in egitto già esistevano ai tempi dei faraoni. E’ comunque uno dei piatti street food più famosi al mondo, spesso servito con hummus o come ripieno della pita.
Ingredienti:
- 200g di ceci
- 1 cipolla tritata
- 2 spicchi d’aglio tritati
- 50g di prezzemolo fresco tritato
- 1 cucchiaino di coriandolo
- 1 cucchiaino di cumino
- 2 cucchiai di farina (se necessario)
- sale q.b.
- pepe q.b.
- 1 filo d’olio
Far rinvenire i ceci secchi per il tempo richiesto dalla confezione. Scolarli, farli bollire 5 minuti e continuare a cuocerli a fuoco basso per 1 ora. Scolare e lasciare raffreddare. In un mixer unire i ceci alla cipolla, l’aglio, il coriandolo, il cumino, il sale, il pepe e il prezzemolo. Triturare il tutto e se il composto già sta insieme e non si sfalda tutto ok, se no aggiungere un paio di cucchiai di farina (in quel caso non è più a basso indice glicemico). Formare tante piccole polpette appiattite con il composto e rosolare un minuto per lato in un filo di olio caldo. Servire caldi.
