Cucina Casalinga per Cani – Spiegazioni Generali

Voglio utilizzare questo post sulla cucina per cani per spiegare altre nozioni generali, che probabilmente un bravo proprietario di cani già conosce, ma magari uno alle prime armi sta ancora imparando. Scrivo qui tutte quelle che mi vengono in mente, note teoriche, in modo da non disturbare più in futuro con post così didattici e poterci dedicare di più alle ricette.

1- LA QUESTIONE ECONOMICA: dunque, a parte gli snack che vanno sempre bene, il mio scopo sarebbe quello di riportare alcune diete canine, spiegando per quale tipo di cane sono più appropriate e quali qualità hanno. Una bella domanda è però quanto si spende in più, seguendo una dieta casalinga, rispetto ad una dieta industriale. Bè ovviamente dipende da tanti fattori come: che dieta casalinga si sceglie, quale prodotto industriale viene consumato (se si compra la sottomarca della sottomarca, in superofferta ovviamente la dieta casalinga viene a costare di più, però si guadagna in qualità, controllo sulle materie prime, ecc ecc), e così via.

La cucina casalinga punta sulla qualità, quindi prodotti naturali, poco lavorati, che costano meno, stagionali e magari anche km zero. La maggior parte delle “ciotole” casalinghe si possono preparare in abbondanza e poi congelare in monoporzione per il futuro. Con la possibilità del congelamento si può anche comprare in quantità quando ci sono delle offerte interessanti. Non è importante che i prodotti siano di marca, l’importante è che siano sani e buoni. Si possono riciclare degli alimenti che noi avanziamo, come le bucce di frutta, del riso bianco cucinato in eccesso, della frutta troppo matura che può essere frullata. L’importante è non sprecare, e poi farsi amico un macellaio fa sempre comodo!

2- EFFETTO CONDITIONED TASTE AVERSED: detto anche “effetto Garcia” che cosa è? L’associazione mentale di un evento negativo per la salute dell’animale (come avvelenamenti o intossicazioni)(vale anche per gli umani) che reagisce con un disgusto verso l’alimento o l’odore. Mi è venuto in mente subito perché stavo leggendo parecchie ricette che usano le patate, e sono tutte ricette che non posso proporre al mio Labrador, infatti è stata male una volta, dopo aver mangiato dei croccantini cervo-patate e da allora qualsiasi alimento contenente patate la disgusta. Eliminare questo alimento dalla dieta, non obbligatelo a mangiarlo altrimenti otterrete l’effetto opposto, anche se si consiglia di cercare di reintrodurlo, magari con calma, facendo passare del tempo e mescolandolo con cibi molto graditi.

3- RITI ALIMENTARI:

-la quantità/la forma/il contenuto del cibo devono essere adeguati al cane, secondo la sua età, stazza e attività giornaliera.

-fino ai 2 mesi alimentare il cane 4 volte al giorno, fino ai 6 mesi 3 volte al giorno, dopo di che basta 1 (nel caso di cani inappetenti) o 2 volte al giorno. E’ consigliabile continuare con 3 pasti al giorno nel caso di razze di cani soggette a torsione dello stomaco o problemi di digestione.

-la somministrazione del cibo deve avvenire ad orari regolari. Emmylou non ha problemi, i suoi pasti sono alle 7 e alle 19, e circa un quarto d’ora prima di ogni pasto inizia a fissarmi, come faccio a dimenticarmi?! Altri cani abbaiano e altri portano direttamente la ciotola al padrone.

-il pasto deve essere tranquillo quindi ciotole in un punto non di passaggio; né prima, né dopo il cane deve essere in stato agitato o aver fatto super attività; se avete più cani non ci deve essere ansia da competizione; per cani alti le ciotole devono essere poste ad un’altezza adeguata e soprattutto il cane non deve essere molestato durante il pasto! MAI portare via o nascondere la ciotola ad un cane che sta mangiando!

4- CANE MENDICANTE ATTORNO AL TAVOLO: come si fa a resistere a quegli occhioni che chiedono soltanto di assaggiare un po’ del nostro cibo. Bè ricordatevi che una volta che accontenterete il vostro cane gli darà il permesso di venire a chiedere sempre il cibo, quindi se avete dei cani un po’ ingestibili, che saltano sul tavolo o continuano ad abbaiare, fate attenzione alla pappa che condividete. Emmylou è stata educata da piccola a non avere nulla, quindi si siede intorno al tavolo e sta li, un po’ mendica con gli occhioni, un po’ con la zampetta, però quando riceve una briciola, non si agita troppo, ringrazia cortesemente, e ritorna alla sua posizione di partenza. Quando siamo al ristorante non prova nemmeno a girare intorno al tavolo, si mette sotto accoccolata, così come quando le si dice “finito”, va nel suo angolino tranquillo.

5- CANE CARNIVORO: cane e lupo sono parenti stretti, hanno in comune più del 98% del patrimonio genetico, poi il cane è stato addomesticato e nei secoli ci sono state delle modifiche anatomiche, comportamentali e fenotipiche ma la base alimentare è sempre quella, quella cioè di un carnivoro. Il lupo ha bisogno di 15-20% di carne rispetto al loro peso corporeo, i cani, anche se allenati hanno bisogno di una percentuale proteica molto più bassa. In più mentre i lupi in natura devono razionare il cibo, i nostri cani hanno sempre le ciotole piene. Biologicamente quindi il cane fa parte dei predatori carnivori, anche se vivendo con l’uomo ha ampliato la sua dieta con cereali, frutta, e verdura, ma non può diventare vegetariano o vegano, non ha gli apparati sviluppati per questa scelta.

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