Come nasco

Come ogni festività Pasqua è sempre stata per me occasione di gioia, condivisione, amicizia e tutta la sua essenza si racchiudeva in un dolce: la Pastiera.

Questo grazie a lei.

Ogni singolo anno da quando io e i miei fratelli eravamo piccoli Lei ci portava, avvolte in canovacci con su disegnati i calendari degli anni passati, due pastiere rigorosamente senza canditi “perché a noi non piacciono”.

Ogni anno.

E io ogni anno ero lì, aspettavo quella citofonata, quella chiacchierata davanti ad un caffè amaro con Lei e mia mamma.
Anche quando ci si era persi un po’ di vista quella citofonata arrivava, sempre.

Finché Lei non ha iniziato a star male e Pasqua è diventata solo una normale pasqua.
Mancava quella magia, mancava Lei e mancavano le pastiere.

Ed è allora che ho preso coscienza del potere di un dolce, la sua capacità di trasferire l’amore da chi lo crea a chi lo riceve.
Un “io sono qui, per te” detto con quella frolla cotta.
Volevo riportare quella magia, riportare il suo amore.

Ed è così che ho iniziato.

Questo è stato il mio primo dolce, il primo dei tanti: la Pastiera, che preparo ogni Pasqua per loro, per Lei.

Dalla mia epifania alla nascita di Oven the rainbow sono passati diversi anni, diverse ricette, diversi danni e momenti di studio, che proseguono ovviamente tutt’ora.