Polpettine in agrodolce – ricetta facile

La cucina in agrodolce mi ha sempre attirata, molti piatti della cucina siciliana accostano ingredienti dolciastri a ingredienti salati con ottimi risultati, tutti da provare! Oggi vi propongo le polpette in agrodolce, semplici e gustose sia calde, sia fredde. Sono un ottimo secondo piatto ma anche un finger food adatto da servire freddo come aperitivo o antipasto.

polpette in agrodolce

Per circa 18-20 polpette in agrodolce ho usato:

  • 250 g di macinato (manzo o tacchino)
  • un tuorlo
  • mollica da una fetta di pane raffermo casereccio (o due fette di pancarrè)
  • mezzo bicchiere di latte o acqua
  • 3 cucchiai di parmigiano o grana grattugiato
  • prezzemolo
  • sale e pepe

Per il condimento in agrodolce:

  • una cipolla rossa
  • una carota
  • un cucchiaino di concentrato di pomodoro
  • un cucchiaio colmo di zucchero di canna
  • aceto balsamico bianco
  • olio
  • pepe

Prepariamo le polpettine unendo al macinato il tuorlo, il sale, il pepe, il prezzemolo sminuzzato, il grana grattugiato e il pane precedentemente ammollato nel latte o nell’acqua, strizzato e ben sfaldato. Io realizzo queste polpette indifferentemente con il macinato di manzo o quello di tacchino, anche se con quest’ultimo il risultato sarà più delicato.

Mescoliamo il tutto fino ad avere un composto ben appallottolato, se dovesse sembrarvi troppo molliccio (dipende dalla grandezza del tuorlo e da quanto avete strizzato il pane) aggiungete un po’ di pangrattato, ad occhio.

Formiamo delle palline e lasciamole compattare in frigo per una decina di minuti.

Intanto puliamo e affettiamo la cipolla a fette non troppo sottili, peliamo la carota e tagliamola a piccolissimi pezzettini.

In una padella ampia o in una pentola (assicuratevi di avere un coperchio, qualsiasi tegame decidiate di usare! 🙂 ) facciamo riscaldare un po’ d’olio e soffriggiamo le polpette. Facciamole colorare leggermente all’esterno e trasferiamole su un piatto con della carta assorbente o, in mancanza, carta del pane. Nella stessa pentola aggiungiamo la cipolla e la carota e, se dovesse essere necessario, qualche altro cucchiaio di olio.

Facciamo soffriggere per un po’ con il coperchio, a questo punto aggiungiamo lo zucchero di canna e il pepe e mescoliamo per bene. Rimettiamo nel tegame le polpettine e aggiungiamo anche il concentrato di pomodoro. Lasciamo cuocere con il coperchio, rigirando di tanto in tanto, per circa 15-20 minuti, in base alla grandezza delle polpettine.

A fine cottura, quando la fiamma sarà spenta, aggiungiamo l’aceto balsamico bianco o, in assenza, quello rosso.

Ecco pronte le polpette in agrodolce, come vi dicevo sono buone sia calde sia fredde, provare per credere!

polpette in agrodolce

Potete preparare le polpettine in agrodolce anche aggiungendo pinoli e uvetta, olive o peperoni. Sbizzarritevi! 🙂 Se vi va fatemi una visita su facebook, twitter e instagram, vi aspetto! 😉

 

3 Risposte a “Polpettine in agrodolce – ricetta facile”

  1. Ho provato la ricetta delle polpette in agrodolce. Veramente squisite. Il sughetto, che è ho allungato aggiungendo acqua durante la cottura della cipolla, le ha rese irresistibili. La scarpetta è obbligatoria. Complimenti…le rifarò di certo.

  2. Di fronte all’aceto balsamico bianco sono rimasto perplesso. Infatti, da sempre uso quello di Modena con il gusto un po’ caramellato. Trovarlo non è stato facile. E poi ho voluto rendermi conto facendo una degustazione con gli altri aceti che uso normalmente : ai mirtilli, al miele, classico d’Orléans. E ho concluso che il blog aveva ragione, perchè se avessi usato quello classico di Modena, il gusto caramellato avrebbe sopraffatto quello del pomodoro e della cipolla. Neppure quello al miele, che è versatilissimo in cucina, sarebbe stato adatto all’equilibrio di tutti i sapori. Ben venga dunque il balsamico bianco ! Ho imparato una cosa in più. La ricetta risulta molto saporita, specialmente per chi, come me, ama l’agrodolce. Per friggere le polpette ho usato l’olio di semi di arachidi, in quanto molto leggero, ma alla fine, la quantità, pur essendo moderata, mi è sembrata eccessiva per far rosolare la cipolla e la carota; non solo, ma temevo che quel tipo di olio, quando tutti gli ingredienti, incluse le polpette, fossero stati presenti, avrebbe prodotto un gusto piuttosto sciapo. Per cui l’ho filtrato e ne ho utilizzato un piccolo fondo con i frammenti delle polpette, caduti durante la frittura, aggiungendo poi una quantità ragionevole di buon olio d’oliva. A tutto vantaggio del sapore finale.

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