Melanzane a beccafico

Le melanzane a beccafico fanno parte della tradizione siciliana, insieme alle loro parenti lontane, le sarde a beccafico. La ricetta l’ho trovata su un libro di cucina siciliana di Alba Allotta, ma ho modificato alcuni dettagli in base ai miei ricordi della cucina di mia nonna, ad esempio, ho sostituito il semplice pangrattato con la “mollica” di pane raffermo, ma andiamo con ordine e vediamo cosa ho utilizzato per le mie melanzane a beccafico! Come in tutte le ricette della tradizione, dare dosi esatte sarebbe sbagliato, gli ingredienti vanno combinati secondo il proprio gusto, secondo la disponibilità in dispensa, insomma, bisogna andare ad occhio, come facevano le nostre nonne. Le mie dosi saranno quindi indicative 🙂

melanzane a beccafico

 

Per le melanzane a beccafico ho usato:

  • una melanzana tonda
  • mollica di circa 300 g di pane raffermo
  • 30 g di pinoli
  • 60 g di uvetta
  • 80 g di pecorino siciliano grattugiato
  • buccia grattugiata di un limone piccolo
  • pepe
  • sale
  • olio extravergine d’oliva per friggere
  • foglie di alloro
  • una manciata di pangrattato fine

Per preparare le melanzane a beccafico occorrono le melanzane fritte, da buona ricetta siciliana. Allora eliminiamo il picciolo dalla melanzana e tagliamola a fette sottili, io ho usato una mandolina dal taglio largo, ottenendo fette spesse circa mezzo centimetro. Io generalmente non tolgo mai la buccia esterna della melanzana, ma se preferite potete anche farlo. Immergiamo le nostre fette di melanzana in acqua salata e lasciamole ammollo per un’ora circa. Poi sciacquiamole ed asciughiamole accuratamente. In alternativa potrete coprirle di sale grosso e lasciarle a spurgare in un colapasta, io uso questo metodo solo quando le fette sono poche, o si accavallerebbero troppo fra loro.

Intanto mettiamo in ammollo l’uvetta in acqua tiepida per mezz’oretta.

Facciamo riscaldare abbondante olio in una padella antiaderente e friggiamo le melanzane poche per volta, senza farle scurire troppo. Scoliamole in carta assorbente e pressiamole con dei fogli puliti per eliminare l’olio in eccesso. Mentre le melanzane raffreddano dedichiamoci a preparare il ripieno. Scoliamo l’uvetta, sciacquiamola, asciughiamola e mettiamola in una ciotola. Grattugiamo il pecorino siciliano (attenti ai grani di pepe interi che potrebbero cadere nell’impasto) e il limone, aggiungiamo i pinoli e spezzettiamo con le mani la mollica di pane, rendendola il più piccola possibile. Più il pane è vecchio, più sarà facile farlo a pezzetti. Aggiungiamo un po’ di pepe e amalgamiamo con le mani. Se pensiamo sia necessario, aggiungiamo ancora del formaggio o del pane.

Adesso passiamo alla formazione delle melanzane a beccafico: mettiamo un po’ di impasto su una fetta di melanzana, concentrandoci più su un lato, per evitare che non si riesca a chiudere l’involtino. Iniziamo ad arrotolare dalla parte più “piena”, tenendo fermo il condimento con le dita. Trasferiamo gli involtini man mano fatti in una teglia, tutti molto vicini fra loro. Una volta esaurite le fette di melanzane accendiamo il forno a 180° e iniziamo la decorazione del piatto, che darà anche un gusto e un profumo tipici alle nostre melanzane a beccafico: fra un involtino ed un altro, incastriamo una foglia di alloro e cospargiamo il tutto con una manciata di pangrattato.

Inforniamo per circa 10-15 minuti.

Ecco pronte le nostre sicilianissime melanzane a beccafico!

melanzane a beccafico

Le melanzane a beccafico possono essere un gustoso antipasto o anche un secondo vegetariano 😀

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Le posate in legno sono di ECOBIOSHOPPING 🙂

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