PASTA E PATATE

Lo so… noi allergiche al nichel non possiamo mangiare più di una patata al giorno, ma siccome non ne mangio mai, ogni tanto mi concedo una favolosa e saporita pasta e patate.

Le sue origini risalgono intorno al XVII secolo ossia intono all’anno 1600 dopo che Cristoforo Colombo scoprì il nuovo mondo.

E’ nata a Napoli ma poi si è diffusa in tutta la penisola.

La ricetta prevede l’utilizzo della pasta mista, che a Napoli si indica con il temine MUNNEZZAGLIA.

Questo perchè una volta, sopratutto le famiglie povere, non buttavano via niente.

Ed infatti, questa ricetta, è nata pensando a come recuperare gli avanzi.

Di quali avanzi parlo?

Ma naturalmente quelli della pasta!

Infatti, per pasta mista, non si intende l’utilizzo in parti uguali dei diversi formati di pasta ma appunto si uniscono i diversi formati di pasta che avanzavano nelle dispense e cioè la munnezzaglia.

Esistono tante ricette, c’è la pasta e patate a zuppa, con pancetta e provola, con il pomodoro e al forno.

Ma la pasta è patate a Napoli per essere perfetta, deve essere “AZZECCATA”.

Cioè non deve essere brodosa ma ben amalgamata ed indovinare la giusta consistenza a Napoli non è cosa da poco conto.

E’ un piatto sostanzioso ed anche energetico, perchè doveva saziare dopo una giornata di lavoro sopratutto le classi meno ambienti.

Questa è la ricetta della pasta e patate che prepara mia madre ed è fantastica.

Non è liquida ma cremosa perchè le patate e la pasta vengono cotte insieme in padella.

L’unica difficoltà è indovinare la giusta quantità di acqua perchè si va ad occhio in base alla pentola utilizzata.

Pasta e patate
Pasta e patate

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Vediamo un pò cosa ci serve…

Ingredienti:

150 g pasta mista
400 g patate
1 cucchiaio olio extravergine d’oliva
q.b. parmigiano grattugiato
q.b. sale
q.b. acqua

Per ovvie ragioni di allergia non ho aggiunto le carote, il sedano e la cipolla (tutto tagliato finemente).

Ma chi può le inserisca perchè fanno la differenza.

Strumenti

1 Padella
1 Coperchio
1 Cucchiaio di legno

Utilizzate una padella dai bordi alti.

Passaggi

Pelate e tagliate a tocchetti le patate e trasferite tutti gli ingredienti in una pentola dai bordi alti.

Ossia, le patate, la pasta, le carote, sedano e cipolla (se possibile), il parmigiano grattugiato, il sale e l’olio.

Se le avete in casa, aggiungete delle scorze di parmigiano, tante quante sono i commensali a tavola.

Per me questa cosa è d’obbligo e fa la differenza.

A questo punto vi resta da fare la parte più difficile e cioè l’aggiunta dell’acqua.

Considerate che deve essere a filo con l’altezza degli ingredienti.

Dopo aver aggiunto l’acqua, trasferite sul fornello, mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco basso finchè le patate non si saranno cotte.

Ogni tanto andate a girare e controllate che non ci sia bisogno di aggiungere un pò di acqua per completare la cottura.

Come detto nella prefazione, la sua consistenza deve essere “AZZECCATA”.

Conservazione

Da mangiare al momento o riscaldata in padella il giorno dopo.

Sconsiglio il congelamento.

Consiglio

Se volete renderla ancora più saporita, aggiungete dei pezzetti di pancetta e a fine cottura della provola che farete sciogliere quel poco che basta per renderla filante.

Curiosità

Sai che a Napoli per verificare che la pasta e patate ha la giusta consistenza ancora oggi, nelle vecchie trattorie, si fa la prova del piatto rovesciato?

La prova consiste nel capovolgere il piatto, se è cotta bene ed ha la giusta consistenza non cadrà.

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