Marmellata di prugne al profumo di limone – ricetta conserve –

Oggi vi presento la marmellata di prugne al profumo di limone! La mia amica, che ha la fortuna di avere un piccolo orto con alberi da frutto, mi ha regalato una cassetta di questi preziosi frutti! La varietà di queste prugne, qui in Piemonte, viene chiamata “ramasìn” ed hanno un’aroma che ricorda la vaniglia, sono più piccole delle classiche prugne e la loro polpa si stacca facilmente dal nocciolo! Le proprietà delle prugne sono svariate: ricche di fibre e zuccheri, vitamine appartenenti a più gruppi e polifenoli; fanno molto bene a chi ha un intestino pigro, a chi soffre di ritenzione idrica  e a chi si vuol prendere cura da “dentro” dei propri capelli, delle unghie e della pelle. Io? Le mangio perché le adoro 😉

Ovviamente, se mi conoscete, capirete perché ho aggiunto la scorza del limone; non lo sapete? Perché io adoro aromatizzare ogni cosa e pensare di fare una marmellata di prugne solo con frutta e zucchero … non è da me! Tra l’altro queste prugne, così dolci, mi hanno consentito di mettere una percentuale molto bassa di zucchero e questo fa sempre bene alla dieta!

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             Marmellata di prugne al profumo di limone

Ingredienti per circa 15 vasetti da 100 ml:

  • 2,300 kg di prugne intatte
  • 2 mele
  • 300 grammi di zucchero
  • la scorza di un limone non trattato

Procedimento:

Lavate bene le prugne, togliete il nocciolo e dopo aver pulito un terzo delle prugne trasferitele nel tegame dove, poi, le farete cuocere. Aggiungete lo zucchero alla prima parte di prugne, mescolate e lasciate macerare. *Questo servirà a far sì che le prugne inizino a rilasciare il proprio succo che sarà utile durante la prima fase della cottura.

Continuate a denocciolare la restante parte delle prugne e trasferitele nel tegame. Lavate le mele, levate il torsolo ma lasciate la buccia e tagliatele a dadini, prelevate la scorza del limone, avendo cura di non asportare anche la parte bianca che conferirebbe sapore amaro alla vostra marmellata di prugne, trasferite i dadini di mela e la scorza nel tegame ed iniziate la cottura a fuoco dolce per un’ora dall’inizio del bollore. Mescolate spesso, in particolar modo sul finire della cottura, quando lo zucchero inizierà a cristallizzarsi tenderà ad attaccare al fondo.

* l’aggiunta delle mele, nelle marmellate, è strategica poiché tra la polpa e la buccia vi è la pectina che come ben sappiamo è un addensante e conservante naturale e questo ci consente di avere una marmellata con pochi zuccheri.

Trasferite la marmellata nei vasetti, ben sterilizzati, mentre ancora è bollente aiutandovi con un imbuto adatto ed un mestolo. Richiudete bene i vasetti e metteteli sottosopra fino al loro raffreddamento. Riponete i vasetti in un luogo fresco e asciutto.

 

*Avrete ottenuto il sottovuoto se il coperchio non farà, pigiandolo al centro, “clac” cioè rimarrà fermo, in caso contrario riponete il vasetto in frigo e consumate la marmellata di prugne entro 5/6 giorni.

Curiosa io … di sapere se vi è piaciuta la mia ricetta o se avete suggerimenti o domande…. 😉


Rosella Errante, autrice di 4 libri per facilitarsi la vita in cucina: Vasocottura Facile, Vasocottura Leggera, Friggitrice ad aria e Multicooker

I miei libri

2 Risposte a “Marmellata di prugne al profumo di limone – ricetta conserve –”

  1. Super interessantissima questa ricetta! Ho una pianta di prugne e vorrei tanto farci la marmellata…. E questa ricetta mi piace moltissimo! 2 dubbi: posso sostituire lo zucchero con zucchero di canna? Essendoci poco zucchero, quanto tempo posso conservarla? Lo stesso tempo delle marmellate “classiche”? Grazie in anticipo! Rossana

    1. Ciao Rossana! Grazie per i complimenti… ne sono felice 😀 avere alberi da frutto, oggigiorno, è cosa preziosa. Veniamo alle tue domande: lo zucchero di canna non ha il potere di cristallizzare e dunque di conservare a lungo, se proprio vuoi usarlo, seguendo le mie dosi, calcola un terzo del peso complessivo dello zucchero ( su 300 – 100); la presenza delle mele che contengono pectina ti consentirà di conservarla come una classica marmellata, dunque un anno, presta attenzione all’acquisto delle mele che dovranno essere acerbe e integre e ricorda di avvolgere in una garza i torsoli con tutti i semini e falli cuocere insieme alla marmellata. Spero di essere stata esaustiva… se vuoi mi trovi pure su Facebook nella pagina “nel tegame sul fuoco” da lì sarò più immediata nelle risposte 😉 A presto e grazie!

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