Il protagonista di oggi e’ sua maestà il Peperoncino, vediamo come essiccarlo e conservarlo.
Il Peperoncino – come essiccarlo e conservarlo
Per le mie ricette quando è possibile preferisco utilizzare prodotti freschi, difatti quasi tutti gli anni, oltre alle piantine aromatiche acquisto dei vasi di peperoncini, così da poterli raccogliere direttamente dalla pianta. Oltre ad essere bellissimi da vedere, i peperoncini freschi hanno un sapore e un aroma che non ha niente a che vedere con il prodotto secco (sopratutto se acquistato già pronto), per via del lungo stoccaggio in magazzino e dalla provenienza.
Possiamo usufruire dei peperoncini freschi per un periodo limitato, nel momento in cui cominciano a raggrinsirsi, consiglio di raccoglierli, lavarli, asciugarli per bene e farli essiccare al sole*. Io li chiudo all’interno di sacchetti di carta nei quali pratico dei forellini, in questo modo saranno protetti dalla polvere. Trascorsi un paio di mesi, trito i peperoncini con il mixer, oppure nel macinacaffè, se voglio ottenere una polvere più fine.
*(In alternativa, porre i peperoncini su una placca e farli asciugare nel forno a bassa temperatura).
Dopo aver macinato i peperoncini li conservo sottovuoto, e poi in frigo. Con questo procedimento i peperoncini macinati si manterranno inalterati per parecchi mesi, pronti ogni qualvolta li dovrò utilizzare per aromatizzare le mie ricette. (L’acquisto della macchina sottovuoto è stato un ottimo investimento, lo consiglio vivamente).
Che ne dite di preparare anche l’olio al peperoncino? Ecco come fare in pochissime mosse…
Sterilizzare i vasetti e i coperchi, capovolgerli e farli asciugare.
Lavare e asciugare bene i peperoncini freschi (oppure utilizzare quelli secchi), tagliuzzarli finemente, metterli all’interno dei barattoli e coprirli completamente con olio EVO
Sigillare bene i vasetti e conservarli in dispensa. Dopo 2-3 mesi si potrà utilizzare l’olio al peperoncino come condimento per le bruschette o altre pietanze.
Il Peperoncino, si dice che era conosciuto in Messico e in Cile da almeno 5000 anni a. C. E’ originario delle Americhe e fu Cristoforo Colombo che lo importò in Europa.
Alcuni ricercatori giapponesi ed americani hanno scoperto che il peperoncino rosso potrebbe avere un ruolo importante nella prevenzione del tumore alla prostata. L’uso regolare di peperoncino rosso, grazie alle sue proprietà antiossidanti, sembra ostacolare lo sviluppo del cancro a livello dello stomaco. Pare inoltre, che il peperoncino, oltre a favorire la circolazione sanguigna, sia un efficace vasodilatatore e renda elastici i capillari sanguigni.
Da studi effettuati si è riscontrato che nelle regioni dove è diffuso il suo uso, malattie come gli infarti, l’arteriosclerosi e l’eccesso di colesterolo siano notevolmente limitate. Sembra che anche i capelli traggano beneficio dall’uso del peperoncino rosso; infatti una miglior circolazione sanguigna avrebbe effetti positivi anche sulla vita dei capelli.
La sostanza responsabile della piccantezza del peperoncino è la capsaicina che in proporzione diversa ne determina la differenza tra le diverse specie di peperoncino.
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Il Peperoncino – come essiccarlo e conservarlo
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