BAVARESI ALLA PESCA DI SAN MONTANO

Quando ero bambina nel mese di luglio andavamo a villeggiare a San Montano. Quando le temperature diventavano tropicali e Roma cominciava a svuotarsi noi partivamo per Ischia. Il treno, il traghetto, i bagni di mare e le pesche del giardino, per me tutto era una festa. Erano i giorni più belli dell’anno, l’unico momento di noia erano i compiti delle vacanze che dovevo svolgere su un piccolo tavolo collocato sotto il pesco. Quando la svogliatezza mi invadeva guardavo i frutti rosei, profumati e vellutati “appesi” sopra di me. Ogni tanto ne mangiavo uno ancora caldo dal sole, senza lavarlo, al naturale. Tutto mi distraeva, ma non poteva essere che così. I terribili compiti delle vacanze, inflitti senza un perché in enorme quantità, mi facevano disperare. Nei momenti in cui le espressioni, passaggio dopo passaggio, sembravano non finire mai, sentivo mia madre in cucina intenta a preparare le bavaresi. Sul fuoco borbottavano le pesche, il loro profumo dolce, quasi di vaniglia, arrivava fino a me. Il frullatore montava la panna, la immaginavo morbida, dolce e leggera. Poi il rumore del frigorifero che si chiudeva e iniziava l’attesa…