Le Sebadas o Seadas sono un dolce sardo conosciutissimo, ma complicato da rifare fuori dalla Sardegna per le difficoltà nel reperire il formaggio giusto.
Erano anni che volevo provare e sperimentare formaggi non autoctoni ma la pigrizia…. 😀
Però l’altro pomeriggio in tv ho visto un cuoco televisivo spacciare per Seadas una cosa allucinante, non dico che non potesse essere buona, ma non erano seadas, no no no :-(.
Allora visto che in frigo avevo uno dei formaggi che volevo testare mi sono messa all’opera dopo un’ora stavamo già mangiando :-D. Un buon risultato dal punto di vista del gusto ma mancava ancora la “filantezza”, ieri ho comprato un primosale freschissimo al banco frigo e stamani ho riprovato BINGOOOOOOO 😀 ce l’abbiamo fatto abbiamo le “Seadas in esilio”
Ecco la ricetta per 10 Seadas in esilio, (sono già finite, ma se voi avete in casa persone normali le potete surgelare e friggere da surgelate, vengono perfette 😉 )
Per la pasta
250 g semola (0,23 €)
40 g strutto (0,25 €)
un bicchiere acqua tiepida
mezzo cucchiaino di sale
Per il ripieno
200 g formaggio primosale (chiedete che sia filante) (2,28 €)
1/2 arancia la scorza (0,20 €)
1/2 limone la scorza (0,26 €)
Miele di corbezzolo o zucchero per coprirle
Olio d’oliva per friggere (io uso il wok e ne metto poco, massimo mezzo litro e le ho fritte tutte) aggiungiamo un altro euro e mezzo e il totale per ogni pezzo è di circa cinquanta centesimi più il miele che costicchia ma ne serve poco diciamo altri 10 centesimi.
Procedimento
Impastate la semola con lo strutto aggiungendo man mano acqua tiepida salata fino ad ottenere una palla di pasta liscia ed elastica, avvolgetela in un panno e fattela riposare.
Sbriciolate il formaggio in una padella e fatelo fondere dolcemente, se fa molto siero aggiungete una cucchiaiata di semola, aggiungete la buccia dell’arancia e del limone, se volete anche un cucchiaio di zucchero ( ma anche no 😀 ).
Spegnete e lasciate intiepidire, stendete la pasta abbastanza sottile(2 mm. circa) aiutandovi con un po’ di farina e ritagliatene dischi di circa 12 cm prendete una palletta di formaggio schiacciatela un po’ e ottenete un disco alto mezzo cm largo circa 7 cm e ponetelo al centro del disco di pasta, poggiate sopra un secondo disco di pasta e premete bene i bordi con le dita per chiudere bene, continuate fino a esaurimento ingredienti.
Scaldate bene l’olio facendo attenzione che non fumi e adagiatevi la seada con delicatezza, una alla volta mi raccomando, quando il bordo inizierà a dorare giratela, finite di cuocere, ponete in carta assorbente, asciugate e sistemate nel piatto con una bella colata di miele o una spolverata abbondante di zucchero (ci sono due opposte scuole di pensiero su quale sia la morte migliore “miele o zucchero”, io personalmente voto miele, ma a casa vostra fate come volete :-), che ci vuoi fare sono democratica 😀 )
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Il formaggio dev’essere leggermente acidulo altrimenti non fila! Te lo dice una sarda.
Mara, da sarda a sarda ti dico che hai ragione, ma siccome qui non trovo il formaggio perfetto con questo trucco riesco a fare delle seadas quasi perfette 🙂
A casa mia con mamma sarda si fanno con la ricotta di pecora o mista ( piuttosto cremosa e ricca) , non resta filante ma è ugualmente Goduriosa !
Variante meno utilizzata infatti non l’ho trovata da nessuna parte sull’ isola( a livello commerciale)
c’e un’alternativa al formaggio primo sale?non so dove acquistarlo,le vorrei provare,grazie fin da ora x la tua risposta.
Ciao, sto valutando diverse alternative, potresti provare ad usare del pecorino freschissimo sostituendo un quarto di mozzarella al totale del formaggio.
Sarà il mio prossimo tentativo
ahahah chi sarà mai quel cuoco che ha osato tanto?! fa certi pasticci 0_o brava brava, saranno pure in esilio queste seadas, ma sono deliziose 😀 un bacione
Grazie, l’esilio è duro, bisogna consolarsi 😀
le ho mangiate ieri da mio cugino! le ha fatte un suo amico sardo e gli ha inviato una bella quantità che in parte ha surgelato! mmmmm ottime!
Donna fortunata 🙂
quasi uguale all’originale….io sono sarda… i formaggi sono vari ..formaggio fresco di pecora e provola arborea sono quelli che potreste trovare in commercio più facilmente..e poi la scorza solo del limone.. provate ! !:)
Grazie, alla provola non avevo pensato, ma qui a Firenze Arborea mica facile 🙂
Conosco poco o nulla della cucina sarda..ma mi piacerebbe provare..c’è posto oggi da te?? 😛
prego accomodati 😀
Sono una golosa..giravo per il web alla ricerca di questa ricetta da non sai quanto tempo..nel 2008 sono stata in sardegna a cagliari in vacanza e non mangiavo altro…ero disposta a tutto per mangiare ancora una volta questo dolce… io sono della lombardia e non trovavo la ricetta originale quindi mi hai davvero rallegrata, grazie
Grazie a te, sto cercando un formaggio “industriale” adatto, così potrò dare una marca che tutti possano trovare 🙂
Non le conoscevo, grazie Rita, io mi fido di te!!! *_^
Grazieeee 🙂
sai che “forse” riesco a farmi mettere il primo sale in ATM??? in questo modo non avrai scuse per replicarla “tipica”.
Sono contenta, maaaa cos’è l’ATM? 😀
Mi hai fatto venire una voglia! Stasera mi friggo le ultime tre rimaste! Poi me le preparerò seguendo la tua ricetta! 🙂 Sennò potresti spedirmele tu già belle e pronte!!! 3:)
Ma certo, dammi l’indirizzo 😀
che voglie mi fai venire Rita!!
Ti aspetto :-*
Da provare, dolci, economiche e non troppo caloriche, direi perfette 🙂
Ehm provale al forno allora 😉
Qualche inverno addietro le ho mangiate ad Oliena, riproponevano l’antica preparazione delle sebadas in occasione di “cortes abertas”: un calderone sul fuoco a legna per la preparazione del formaggio come primo passaggio, la stesura della pasta, insomma tutto ciò che hai descritto tu, ma fatto in Sardegna all’antica maniera 😉
Ovviamente il tutto accompagnato dal Nepente.
E’ l’unico dessert per il quale ho sempre spazio.
Che figata, adoro queste cose 🙂
Buonissime! Sbavo davanti al monitor!
Ti conviene farle, anche il monitor te ne sarà grato 😀
Divineeee! le ho assaggiate in Sardegna qualche anno fa e sono spettacolari! Grazie per la ricetta! ciao ciaooo
Prego 🙂 dovevo vendicarle dal cuoco televisivo 😀
Vendetta compiuta! Quando ho visto quel programma mi stavo sentendo male! Uovo nell’impasto? Bufala basilico e miele nel ripieno? quelli sono fagottini, panzerotti, ma NON Sebadas… Queste anche se in esilio sono praticamente loro! Brava! 🙂
Grazie :-), alla lista ingredienti ho rischiato di cadere dalla sedia 😀
dicci chi è questo cuoco tv però! così lo boicottiamo! 😉
Ti do un indizio: è giovane e ha gli occhiali;-)
mmm…il figlio della Bouchet??! 😀
😀