IS Caschettas o Tiriccas o Tiliccas, sono dei dolci sardi tradizionali per le festività dei morti, hanno diversi nomi a seconda delle zone e alcune differenze nelle varie ricette, ma non sempre nomi e ricette si differenziano nello stesso modo: troviamo a volte due ricette diverse con lo stesso nome e ricette uguali con nomi diversi. Si tratta comunque di un dolce costituito da una sfoglia di farina grano duro e strutto e da un ripieno di semola e mandorle con miele o mosto cotto, detto saba, maggiormente saba di mosto d’uva, ma in alcune zone si usa anche la saba di fico d’india.
Ovviamente vi darò la ricetta di casa mia, dove le chiamiamo Caschettas e usiamo il mosto d’uva. Ho chiamato mia madre e mi son fatta dare la ricetta, apprezzate il gesto perché mia madre è una bravissima cuoca, ma ha un modo di dare le ricette che può destabilizzare menti non abituate :-D.
Is Caschettas di Maria Rosaria
(mia mamma <3 )
Ingredienti (4 infornate)
Per la sfoglia
250 g farina di semola
50 g strutto
100 ml acqua tiepida*
1 pizzico sale
* non è detto che serva tutta
Per il ripieno
1/2 l saba di mosto d’uva
250 g semolino
50 g mandorle tritate
30 g uvetta
1 cucchiaino “Saporita” o altro mix di spezie simili
1/2 cucchiaino cannella in povere
1 cucchiaio di buccia d’arancia grattata (mia madre mette un cucchiaino di buccia d’arancia secca macinata)
Procedimento
Mettere la saba meno 50 ml in un tegame capiente e scaldarla a fiamma bassissima (io uso lo spargifiamma) fino a che non inizia a sobbollire, buttare il semolino a pioggia dentro la saba mescolando con una frusta (come si fa per la polenta), sempre tenendo il fuoco bassissimo mescolare il semolino continuamente, aggiungerci man mano le mandorle tritate e le spezie, continuare a mescolare finché il composto non si stacca dalle pareti del tegame, a questo punto (sarà piuttosto duretta da girare) aggiungere le uvette ammollate e spegnere (il tempo di cottura è di circa 20 minuti), lasciate freddare il composto. Impastare la farina di semola con lo strutto e poca acqua tiepida, aggiungere l’acqua piano piano, si deve ottenere un impasto piuttosto sodo, una volta impastato avvolgere con della pellicola e lasciar riposare fino a che il ripieno non si sarà freddato.
Stendere la pasta (io uso la sfogliatrice) la pasta può essere più o meno sottile, a me piace sottile quindi la porto fino alla penultima tacca della macchinetta. Con la rotella dentata tagliare strisce lunghe circa 12 cm e altre 3, fare col ripieno dei salamotti di 10 cm col diametro di poco meno di uno e disporli al centro delle strisce di pasta, rialzare i bordi della pasta e stringere le estremità col pollice e l’indice per richiuderle, dare alle caschettas una forma di S o di U, e disporle sulla leccarda del forno, infornare a forno già caldo e cuocere 10/15 minuti a 160°, il ripieno è in realtà già cotto quindi deve cuocere solo la pasta che deve appena ambrarsi.
Una volta sfornati si spennella la superficie con la saba tenuta da parte (attenzione solo il ripieno) e si cosparge con la momperiglia.
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Mai assaggiate, ma credo che siano un concentrato di bontà!! baci cara!
Me ne sono rimaste 5, e io non mangio dolci di solito O_o
Baci anche a te 🙂
Tesoro ma la Saba dove caspiterina la trovo? 🙂 xchè io le adoro queste.. mangiate a Santa Teresa la prima volta, me ne sono innamorata!
Un bacio
Paola
Io la ottengo da mamma, mi pare che da naturasi la abbiano, se non devi trovare spacciatori online 🙂
in genere le trovo ad S.. devo fare la sapa ne ho poca!! quella mi serve altrimenti Natale senza torta 😀 buonissimi cara! li devo fare!
Vicky beata te che te la puoi fare, io ho difficoltà a procurarmi il mosto 🙁
CHE MERAVIGLIA!brava so che non semplicissime da fare!
segui le istruzioni e ti verranno perfette 🙂
ciao Rita,io volevo provare a fare le tilicas,ma devi spiegarmi una cosa,cos’e’ il semolino?
Ciao Mario,
è la semola grossa quella che si usa per la minestra 🙂
che belle e chissà che buone……una per me è rimasta?
Se ti sbrighi 😀