Calamari ripieni su crema di piselli allo zenzero e chips di zucca.
- Preparazione: 15 Minuti
- Cottura: 20 Minuti
- Difficoltà: Alta
- Porzioni: 4
- Costo: Medio
Ingredienti
Per la crema di piselli
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Pisellini 300 g
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Cipolle 1/4
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Zenzero fresco (un dado 2cm X 2cm da grattugiare) 1
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Brodo vegetale 150 ml
Per i calamari
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Calamari (grandi) 4
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Vino bianco secco 60 ml
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Pane raffermo 2 fette
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Capperi (manciata (16 ?)) 1
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Prezzemolo 1 ciuffo
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Sale q.b.
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Pepe q.b.
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Olio extravergine d'oliva q.b.
Preparazione
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Cominciate dalla crema che potrete preparare anche un giorno prima. Soffriggete la cipolla con poco olio e aggiungere quindi i piselli. Lasciate sobbollire versando il brodo (o l’acqua). A seconda di quanto brodo aggiungete la crema sará piú o meno liquida. Per questo vi consiglio di mettere poco liquido all’inizio e aggiungerlo casomai alla fine. Una volta pronti i piselli, aggiungere lo zenzero grattugiato e versare in un contenitore dai bordi alti. Frullare col mixer a immersione e mettere da parte.
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Preparate il ripieno dei calamari. Tritare al coltello i tentacoli e le alette, tagliare a dadini il pane e il prezzemolo, mescolare insieme aggiungendo i capperi. Soffriggete dell’aglio tritato e saltateci quindi i tentacoli. Aggiungete il mix di pane capperi e prezzemolo. Sfumare col vino bianco e una volta evaporata la parte alcolica il composto sará pronto.
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Riempite i calamari con l’aiuto di un cucchiaio.
Io aggiungo alla farcitura anche qualche pisello intero della crema. Potete, se volete tritare il ripieno col mixer e riempire i calamari con la sac a poche.
Una volta riempiti chiudete con uno stuzzicadenti e mettere su di una teglia rivestita con carta forno con poco olio.
Infornate a 200 gradi per 18-20 minuti massimo.
Note
Alcune considerazioni
Le ricette dei calamari ripieni sono molteplici e si differenziano per ripieni e tipi di cottura. C’é chi ad esempio mette il pan grattato capperi acciughe, chi, come me unisce piselli, pane a dadini, ma fondamentalmente tutti di base inseriscono il trito di tentacoli e ali.
La cottura invece si puó trovare in padella, pentola a pressione, e solo in pochi azzardano la cottura in forno. Per quanto mi riguarda non credo che il risultato tenero o stoppaccioso dei calamari dipenda in gran parte dal tipo di cottura, ma dai tempi. Il calamaro nello specifico, é uno di quei cefalopodi che o lo cuoci pochissimo, o troppo. Comunque, dato che i primi due tipi di cottura mi davano un risultato anemico, ho voluto rischiare con la cottura in forno.