FOCACCIA LIGURE

Focaccia, Focaccia, Focaccia…. Ogni volta che vado in una Boulangerie (la panetteria in francia) mi chiedo “ma come cavolo fanno a vivere senza focaccia?” mi sembra impossibile, eppure è cosi! 🙂

Vista la carenza di offerta di focaccia da queste parti non avevo altra soluzione che imparare a farmela da sola, ho sempre avuto un po’ il timore di affrontare questa ricetta perchè mi era già capitato di provarci e i risultati non era quelli desiderati, quindi, mi è passata la voglia. Ma come si dice? la necessità (di focaccia) aguzza l’ingegno e cosi ho cominciato a fare ricerche e chiedere consigli e alla fine eccola quà, la vera focaccia Ligure a 200km dalla Liguria direttamente dal mio forno!

Non fatevi scoraggiare dai tempi di lievitazione che sono lunghi e in più fasi perché la lievitazione si fa da sola, non è né difficile né faticosa, potete nel frattempo passare l’aspirapolvere, lavare i piatti, fare la lista della spesa o guardare una serie tv, la focaccia è molto facile da fare e il risultato è estremamente gratificante e mi raccomando, non pensate che visto che non avete il malto per la panificazione ne potete fare a meno perché non è cosi, seguite le ricette alla lettera nelle dosi e nei procedimenti, utilizzate tutta la vostra capacità di amare ciò che state facendo e il risultato è garantito (cosa che ptra l’altro vale per tutte le cose della vita).

Non sapete dove trovare il malto per panificazione? io compro questo

Focaccia ligure
  • DifficoltàFacile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni3 teglie 26cm
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Per l’impasto

400 g farina 00
250 g farina Manitoba
10 g malto per panificazione
18 g lievito di birra
335 g acqua
13 g sale

Per la salamoia

10 g sale
200 ml acqua
q.b. olio EVO

Passaggi

Cominciamo mettendo nella planetaria, con il gancio per il pane, la farina, il malto e mescoliamo il tutto.

Sciogliamo il lievito di birra dentro l’acqua e attiviamo la planetaria a lenta velocità.

Ora versiamo l’acqua con il lievito lentamente all’interno della ciotola e facciamo amalgamare bene, quando l’impasto è ben omogeneo aggiungiamo il sale.

A questo punto aumentiamo la velocità della nostra planetaria e lasciamo impastare per 10 minuti.

Trascorsi i 10 minuti mettiamo il panetto della nostra focaccia sul piano di lavoro e lasciamolo risposare altri 10 minuti.

Passato il tempo di riposo, dividiamo il panetto in tre parti uguali, aiutatevi con la bilancia, sono circa 335 gr a panetto. Schiacciamo un po’ con le mani il panetto allungandolo un po’ e poi ripieghiamolo su se stesso in 3 parti, procediamo cosi per tutti e 3.

Lasciamo riposare l’impasto per 30 minuti coprendo con uno straccio.

(Nelle Foto vedete l’impasto diviso in soli due panetti e disposto in 2 teglie 30×40, potete decidere di fare 3 teglie rotonde da 26cm o le 2 teglie 30x40cm.)

Oliamo il fondo delle teglie senza però sporcarne i bordi, sarà utile perché lievitando la pasta si attaccherà ai bordi della teglia e quando verseremo la salamoia non si infilerà andando a bagnare il fondo della focaccia.

Trascorsi i 30 minuti schiacciamo l’impasto con le mani o con l’aiuto del matterello, fino ad una dimensione che copra circa 80% della teglia. Trasferiamo l’impasto nella teglia e lasciamo lievitare per 30 minuti coperto.

A questo punto cospargiamo la superficie della focaccia con un po’ di farina e con le mai schiacciamo l’impasto bene, appiattendolo e facendolo aderire ai bordi.

Lasciamo lievitare 1 ora coperto.

Ora andiamo a fare quei bei buchino caratteristici della nostra focaccia, dobbiamo usare le 3 dita (indice medio e anulare) mantenendole però un po’ in diagonale, non infilando le punte delle dita nell’impasto ma appoggiando bene tutto il polpastrello, procediamo con un movimento della mano dall’alto verso il basso, lasciando una distanza di circa 1 centimetro tra un buco e l’altro.

Fatti i buchini versiamo sopra la salamoia (acqua con il sale sciolto dentro) dividendola nelle tre teglie, fate attenzione ai bordi e a non far andare l’acqua tra l’impasto e la teglia. Potrebbe sembrarvi tanta la salamoia ma non preoccupatevi, mettetecela tutta.

A Questo punto prendiamo nostro olio che dovrà assolutamente essere di ottima qualità (meglio se ligure) perché sarà lui a dare il sapore alla nostra focaccia.

Versiamo delicatamente a filo l’olio sulla focaccia, abbondate pure ma fate questa operazione con attenzione al movimento, distribuitelo bene garantendo ad ogni singolo buchino la sua dose di olio.

Questo mix di Olio, acqua, sale e la farina che abbiamo cosparso sopra precedentemente, sono ciò che creano la magia delle nostre papille gustative quando andiamo a mangiare il buchino della focaccia.

Ora, lasciamo riposare altri 45 minuti senza coprire, successivamente inforniamo la focaccia a circa 220° per 12/15 minuti, la cosa importante è non proseguire oltre questo tempo la cottura per evitare che si secchi, piuttosto regolate la temperatura (dato che ogni forno è diverso, con il tempo imparerete a regolare temperatura e i tempi per una perfetta cottura secondo le vostre preferenze).

Sforniamo la nostra bella Focaccia Ligure e buon appetito!

I consigli della zia

Se volete preparare in anticipo questa focaccia non c’è altra soluzione che congelarla perché se teniamo in frigo l’impasto si rovina e si secca.

Se decidete di congelarla non superate le 2 settimane di freezer se volete gustarla bella fragrante, se rimane a lungo in freezer è sempre buona ma si asciuga un po’ e perde un pochino della sua magia.

Per una variante potete aggiungere Olive (meglio se taggiasche) o cipolla rossa in superficie.

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Pubblicato da moltobuono

Anima Newyorkese erroneamente incarnata e venuta al mondo nel corpo di un’italiana Torinese. Dopo 42 anni mi sono trasferita in un paesino di 3000 abitanti nel sud della francia quindi, dopo aver passato la prima parte della mia vita nel posto sbagliato, probabilmente, passerò il resto in un’altro posto che non mi appartiene... 😅 MOLTO BUONO, Il nome di questo blog, deriva da una disavventura che mi è capitata dopo il mio trasferimento e anche se la maggior parte delle persone avrebbe avuto l’istinto di “dimenticarselo”, la mia ineusaribile voglia di vedere del positivo in ogni cosa mi ha spinta a mantenerlo con me e a trasformarlo in questo nuovo progetto.