PARAFRITTUS O FATTI FRITTI (ciambelle fritte sarde)

Carnevale ormai è agli sgoccioli, mi rendo conto che la ricetta dei “miei” Parafrittus o fatti fritti che dir si voglia arriva un po’ in ritardo ma diciamo che il 2018 per il momento non è uno dei miei anni migliori, tra problemi vari di connessione internet, di salute ecc ho trascurato non poco il blog.

Per farmi perdonare di questa mia assenza forzata dal blog oggi vi propongo una delle ricette classiche sarde del periodo carnevalesco. Is Parafrittus non sono altro che delle deliziose e morbidissime ciambelle di pasta lievitata fritte e ricoperte di zucchero semolato.

La ricetta non è di mia invenzione le dosi come ho visto in giro sono più o meno sempre le stesse io nel mio piccolo e con estrema umiltà ne ho solo modificato leggermente le dosi di lievito e il procedimento.

La ricetta originale infatti prevedeva qualcosa come 50 g di lievito di birra oltre a una bustina di lievito per dolci, chi mi segue da un po’ sa che con il lievito di birra sono piuttosto parsimoniosa nelle dosi (non vorrei mai diventarne allergica abusandone!). Secondo me è preferibile mettere poco lievito di birra e allungare i tempi di lievitazione. In questo modo il risultato finale sarà più digeribile e avrà delle caratteristiche finali migliori. La fretta è sempre cattiva consigliera in cucina per fare le cose bene non bisogna averne!

Oltre ai tempi di lievitazione e alle quantità di lievito ho anche aggiunto il sale che la ricetta originale non prevedeva, io lo inserisco a circa metà lavorazione in modo che non disturbi lo sviluppo della maglia glutinica. Inoltre ho aggiunto lo strutto verso fine lavorazione sempre per il medesimo motivo.

Nella ricetta ho indicato come tempi di preparazione 2 giorni ma in realtà per impastare ci vorranno 60 minuti circa il resto del tempo sono quasi esclusivamente solo ore di attesa per la lievitazione.

Il risultato finale sono delle ciambelle incredibilmente soffici, leggere e digeribili, nei limiti di quanto possa essere leggero e digeribile un dolce fritto ovviamente!

Se siete curiosi di conoscere altri dolci tipici per carnevale della tradizione sarda vi rimando potete trovarne alcuni brevemente descritti QUI

Parafrittus ciambelle sarde di carnevale
  • Preparazione: 2 Giorno
  • Cottura: per pezzo 2/3 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 40 ciambelle circa
  • Costo: Molto economico

Ingredienti

  • Farina 00 W 330 ((io molino Rosetto)) 1 kg
  • Zucchero (+ quello per infarinarli dopo la cottura) 100 g
  • Strutto 100 g
  • Uova 4
  • Latte intero 500 ml
  • Limoni (Scorza grattugiata) 2
  • Arance (Scorza grattugiata) 2
  • Grappa (Fil'e ferru) 1 bicchierino
  • Lievito di birra fresco 6 g
  • Lievito in polvere per dolci 1 bustina
  • Sale fino 4 g

Preparazione

  1. La sera alle 20:00 mettere in planetaria la farina e il latte tiepido in cui avrete fatto sciogliere il lievito di birra. Montare il gancio e accendere la planetaria impostando la velocità minima e far impastare per un minuto circa.

  2. Aggiungere le uova, lo zucchero, il lievito per dolci, la grappa e le scorze di arancia e limone grattugiate. Quando l’impasto risulterà più morbido aumentare la velocità impostandola a 1. Far lavorare il composto fino a quando non vedremo che la maglia glutinica inizia a formarsi (circa 10-15 minuti). Aggiungere il sale e continuare a far lavorare la planetaria fino a quando l’impasto risulterà ben incordato.

  3. L’impasto inizialmente si presenterà piuttosto appiccicoso ma continuando la lavorazione e mettendo il sale dovrebbe alla fine restare morbido ma non più appiccicoso. Se necessario potete cambiare il gancio con la frusta a K e ribaltare l’impasto ogni tanto fino ad ottenere una perfetta incordatura.

  4. A questo punto aggiungere lo strutto a pezzetti e proseguire la lavorazione fino a completo assorbimento nell’impasto della  materia grassa. Assicuratevi di incordare per bene l’impasto nel caso con l’aggiunta dello strutto aveste perso l’incordatura.

  5. Pulite per bene la ciotola con l’aiuto di un tarocco, copritela con della pellicola e lasciar lievitare per 30 minuti a temperatura ambiente. Riponete l’impasto in frigorifero nello scomparto più in basso tutta la notte.

    Il mattino seguente appena svegli (io intorno alle 6:00) tirate fuori la ciotola con l’impasto dei parafrittus fuori dal frigorifero e fatela lievitare a 26°C fino a raddoppio.

  6. Il mio impasto ha lievitato fino alle 11:00 quindi per raddoppiare ci ha impiegato circa 5 ore.

    Dopo lievitato spolverate un po’ di farina sul piano di lavoro, senza esagerare mi raccomando, ne basterà giusto un pugnetto scarso.

  7. Fatti fritti ciambelle fritte sarde di carnevale
  8. Procedete ora alla formatura  dei vostri fatti fritti. Mozzate con le mani (come per formare le mozzarelle) l’impasto ricavandone una piccola porzione che lavorerete con le mani per darle una forma tondeggiante. Formate un buco al centro che andrete ad allagare con le dita.

    Riponete la ciambella così ottenuta su dei canovacci leggermente infarinati, procedete con la formatura delle restanti avendo cura di distanziarle adeguatamente le une dalle altre.

    Coprite le ciambelle con un altro canovaccio e fatele lievitare in ambiente caldo  fino a quando avranno triplicato la loro forma.

    Io ho fritto intorno alle 15:30 dopo circa 3 ore e 30 minuti di lievitazione. Gli orari che ho dato però devono essere per voi solo un’ indicazione generale. La vostra casa potrebbe essere più fredda o più calda rispetto alla mia e di conseguenza potrebbe volerci rispettivamente più o meno tempo per la lievitazione.

  9. Quando i parafrittus saranno triplicati friggeteli in abbondante olio caldo.

    Io ho utilizzato olio d’oliva ma potete usare anche altri tipi d’olio l’importante è che sia un olio che sopporti bene le alte temperature. Abbiate cura di non rigirare più volte i fatti fritti, prestate molta attenzione alla cottura e girateli solo 1 volta.

    Quando sono cotti toglieteli dal fuoco e fateli sgocciolare dall’olio in eccesso su della carta assorbente poi ancora caldi passateli nello zucchero semolato.

    Ora non vi resta che divorarli!

Note

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