Piadine con grano arso

Le piadine con grano arso rappresentano un altro modo di utilizzare e gustare questo tipo di farina dal sapore e profumo intensi. Con le piadine potremo preparare degli antipasti, oppure un pranzo da gustare a lavoro o nel tempo libero. La farina di grano arso ha un sapore ed un profumo molto caratterizzanti, decisi e rustici, ecco perché non va usata da sola, in piccole quantità e mescolata ad altre, come la farina bianca o la semola di grano duro. Il grano arso ha una lunga storia alle spalle ed è una specialità tipicamente pugliese. Il grano arso era la farina dei poveri, di coloro che dovevano accontentarsi del poco grano trovato tra le stoppie bruciate, arse appunto, dopo la mietitura. Al giorno d’oggi invece la farina di grano arso, attualmente in commercio, si ottiene tostando i chicchi di grano. Le piadine realizzate con il grano arso si accompagnano egregiamente con salumi, formaggi e verdure dai sapori piuttosto decisi, ma anche con miele e confetture.

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura1 Minuto
  • Porzioni12
  • CucinaItaliana

Ingredienti

500 g farina 00
100 g farina grano arso
300 ml acqua
2 cucchiai sugna
5 g sale fino
q.b. farina per lo spolvero

Strumenti

Passaggi

Setacciamo entrambe le farine in una zuppiera larga e capiente e mescoliamole per amalgamarle. Facciamo un buco al centro, la classica fontana, e mettiamo la sugna il sale e metà dell’acqua.

Cominciamo a mescolare la sugna con l’acqua. Poi, man mano, tiriamo la farina verso il centro, continuando a mescolare con una mano, mentre con l’altra mano versiamo la rimanente acqua (potrebbe volercene di meno o di più di quella da me indicata), poca per volta, fino ad ottenere un panetto morbido ma compatto, non molliccio e appiccicoso e difficile da gestire; o, al contrario, troppo duro da impastare e, in quest’ultimo caso, potremo aggiungere qualche altro cucchiaio di acqua, poco per volta, perché non tutte le farine assorbono i liquidi allo stesso modo.

Rovesciamo l’impasto ottenuto sul tavolo leggermente infarinato e continuiamo ad impastare fino ad ottenere un panetto liscio e ben amalgamato che metteremo nella zuppiera a riposare per circa 30 minuti, coperto con pellicola trasparente per evitare che secchi in superficie.

In questo lasso di tempo, il glutine sviluppatosi si sarà rilassato e ci consentirà di stendere le piadine senza problemi.

Dividiamo il panetto in pezzi da circa 70 grammi ciascuno e stendiamoli col mattarello. Lo spessore ideale per queste piadine è di circa 2 millimetri. Dopo aver steso le piadine, bucherelliamole con i rebbi di una forchetta.

Facciamo scaldare una piastra in ghisa col fondo liscio oppure una padella antiaderente del diametro di circa 22/24 cm.

Non appena la piastra sarà diventata bollente, tenendo la fiamma media, cuociamo le piadine per circa 30 secondi per lato.

Appoggiamo le piadine cotte su un piatto, una sopra l’altra, per mantenerle calde. Sono pronte per essere gustate come più ci piace. Rimarranno morbide anche nei giorni successivi. Vanno conservate in un contenitore ben chiuso.

Suggerimento. Gustatele con della rucola coltivata (dal sapore meno forte di quella selvatica) accompagnata da scaglie di grana, sale fino, un filo di olio extravergine e poche gocce di aceto balsamico.

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