Quando la cucina è diventata amore…

io e la nonna

Se chiudo gli occhi ancora mi rivedo, piccola, bassa, accanto al tavolo, accanto a mia nonna, mentre insieme preparavamo qualcosa.

Una torta. Una crema. Un risotto. La pasta fresca. I crostoli. Queste sono le ricette che mi ricordo.

I primi rudimenti. Imparare ad aprire le uova, a distinguere qual è l’albume e qual è il tuorlo. Montarle a neve con le fruste, e vedere Lei che le riesce a montare a mano, solo con la forchetta. I pensili, con il piccolo frullatore dentro, e il cassetto delle posate, dove trovare la rotella per i crostoli.

Sale e pepe. La farina. I piatti bianchi e blu della festa. Il grembiule nero con i fiorellini gialli, rossi e verdi. Mio fratello che girava la manovella della macchina Imperia, quello era il suo compito. La pentola per la torta, da cucinare sul gas. Perché le torte si cucinavano solo così, il forno era solo per le crostate. La prova stecchino, dentro e fuori, pulito è pronta, sporco è cruda. La stufa sempre accesa d’inverno e il pentolino con l’acqua calda dentro.

La tovaglia per la pasta fresca, spolverata di farina, sempre la stessa tovaglia. La pasta stesa lunga lunga. Gli gnocchi di patate, il burro con la salvia. Il risotto da tenere mescolato. La crema con il savoiardo dentro. La torta con le mele. Gli gnocchi di semolino, quadrati, croccanti, con la salsa di pomodoro. Ah, la salsa di pomodoro, e i barattoli della Bormioli d’estate, e il pentolone per sterilizzarli, e le pannocchie cucinate sulle braci.

E sorrisi. Sorrisi. Sorrisi. E tanto amore.

Sono passati tanti anni. Più del doppio di quelli che io e Lei abbiamo passato insieme. A casa mia ci sono le sue pentole, che uso io, c’è la sua macchinetta Imperia e la tovaglia per la pasta, che uso io, c’è la sua pentola per la torta, che uso, raramente, io, c’è il suo grembiule nero con i fiorellini, che è riposto come una reliquia in una scatola. C’è la sua foto, forse l’unica, chissà perché, insieme io e Lei.

Ci sono le cose che mi ha insegnato, le sue ricette, il Suo amore per la cucina. Che è diventato il Mio amore per la cucina. C’è tutto. Nella mia cucina. Nelle mie mani. Nel mio cuore.

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