La nostra mattarella doc LaFilo e molte altre mattarelle originarie del beneventano ci hanno fatto conoscere lo struppolo! Questo simpatico “brufolone” è un fritto salato, nativo di San Salvatore Telesino. È simbolo della cucina popolare ed è considerato un piatto ricco destinato a matrimoni e feste per la presenza di uova e olio che stanno a simboleggiare prosperità e abbondanza.
La forma è irregolare ma il sapore è ottimo…per accompagnare salumi durante apericene con amici e parenti! Forza facciamoli tutti insiemeeeee!

- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di riposo30 Minuti
- Tempo di cottura15 Minuti
- Porzioni10+
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Su una spianatoia creare la fontana con la farina ed inserire dentro il resto degli ingredienti. Impastare a mano amalgamando bene il tutto, coprire con un canovaccio e lasciare riposare una trentina di minuti. Stagliare dei tocchetti di 7/8 cm e (passarli su un cesto di vimini, per dargli un aspetto corrugato) procedere come se si volesse fare un cavatello grande, in cottura si gonfieranno ed assumeranno la classica forma irregolare. L’impasto deve risultare molto morbido anche leggermente appiccicoso. Riscaldare l’olio a 170° in una pentola più alta che larga. Tuffare un paio di struppoli alla volta e cuocerli fin quando non saranno dorati. Scolare e asciugare l’eccesso di olio su carta da cucina.
N.B. volendo si può aggiungere anche il lievito di birra, su 1 kg di farina mezzo pezzo di lievito di birra, che deve essere aggiunto per ultimo all’impasto, fare lievitare per poi procedere con la formatura e la frittura 😀

