Oggi, signore e signori, è niente poco di meno che la GIORNATA MONDIALE DEL LATTE!
E, naturalmente, anche l’AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) onora il latte nel calendario del cibo italiano! Leggete il post ufficiale di Antonella Eberlin (blog cucino io).
Potevo non partecipare, io che ho lavorato per 5 anni in un Centro di Ricerca sulla Filiera Lattiero-Casearia, io che ho lavorato in Africa (il mio adorato Bénin!) ed in India con comunità di allevatori?
Talmente tanto penso di avere da dire sull’argomento, che oggi non propongo nessuna ricetta, mi sembrava quasi un “in più” 😉
Prima di tutto io vorrei DIFENDERE IL LATTE dagli attacchi di improvvisati salutisti che lo dichiarano nocivo per la salute, da evitare addirittura nell’età dell’infanzia: prescindendo dalle posizioni ideologiche su come vengano gestiti molti allevamenti nell’era del capitalismo (fortunatamente non tutti, ed almeno nella mia zona la possibilità di scegliere latte di qualità è ancora possibile), per cui ognuno fa le proprie scelte etico-alimentari, bisognerebbe smetterla di lanciare falsi messaggi.
Vero è che il corpo umano è per natura leggermente intollerante al latte, ma proprio per questo il nostro corpo va educato ad assumerlo: è il suo stesso consumo che ci aiuta a digerirlo! Mi ha stupita costatare come in Occidente si sia sempre più alla ricerca di latti light, senza grassi, senza lattosio, senza alcun sapore, e non si riesca più ad apprezzare il sapore del latte autentico, quello dall’odore intenso, il latte appena munto.
Io che ho lavorato nel settore della cooperazione ho visto con i miei occhi come le comunità di allevatori dei Paesi in Via di Sviluppo siano le uniche a non morire di fame. La trasformazione del latte (data l’esigua produzione) è principalmente compito delle donne, ed è per loro motivo di orgoglio e di rivalsa sociale. Gli uomini invece accudiscono il bestiame e si occupano della transumanza nella stagione secca.
Da che mondo è mondo, il latte è fonte di vita. Non a caso in India, il più grande paese vegetariano al mondo, la vacca è considerata sacra: basti pensare che da sola è fonte di nutrimento con il latte, di forza motrice nei campi e di combustibile con i propri escrementi.
Questo è lo sterco di vacca essiccato in India, sembra quasi un’opera d’arte!
La mia città, Ragusa, vede nell’allevamento una delle sue principali attività economiche, e lavorare in un consorzio di tutela delle nostre eccellenze casearie mi ha fatta appassionare al mondo del latte e diventare una consumatrice attenta e consapevole.
Il nostro fiore all’occhiello è il Ragusano DOP, un caciocavallo vaccino a base di latte crudo. Al contrario di quello che si può pensare, è sicuro dal punto di vista alimentare perché la stagionatura abbatte la carica batterica.
Dopo la mungitura mattutina, i nostri casari e le nostre casare si dividono i compiti: a lui tocca la filatura dei caciocavalli, di grande pezzatura e che richiedono una gran forza, mentre a lei le provolette, piccole e da consumare fresche, e dalla filatura più semplice.
Guardate che belle le donne di tutto il mondo a preparare le provolette ragusane!
Purtroppo il settore del latte è oggi in crisi, le multinazionali tendono ad accaparrarsene sottopagando i produttori, che spesso non capiscono l’importanza della trasformazione casearia, arte impossibile da riprodurre, perché unica ed irripetibile e profondamente legata al territorio di origine.
Se, a causa di pseudo-norme alimentari il latte deve essere pastorizzato ed “alleggerito”, poco importa se viene da Ragusa, da Genova o dalla Nigeria, sarà tutto omogeneo, tutto uguale, senza alcun ricordo del proprio territorio, senza il profumo ed il gusto di ciò che hanno mangiato le vacche.
La trasformazione del latte in formaggio, e la vendita di formaggio finito piuttosto che di semplice latte, è una forte arma che i produttori hanno in mano e che dovrebbero utilizzare, piuttosto che fare lotte infinite ed estenuanti per 1 centesimo in più al litro.
Da che mondo è mondo, il latte è fonte di vita: non dimentichiamo mai le nostre origini legate alla Terra! Non togliamo il latte dalla nostra dieta, piuttosto diventiamo dei consumatori attenti e consapevoli, compriamo latte fresco di qualità, informiamoci sui produttori e diamoci la possibilità di scegliere! 😉
bellissimo post. grazie per le info e anche per l’entusiasmo.
maria grazia
Grazie mille Maria Grazia ^_^ !
Stephanie bellissimo articolo, che completa la celebrazione del latte! Grazie del contributo veramente interessato e partecipato.
antonella
Grazie mille Antonella! 😀
Bellissimo post !!!!!! Bravissima
Grazie Nadi! :*