Coniglio alla pattuìsa – un piatto da ambasciatrice

Coniglio alla pattuìsa - un piatto da ambasciatrice

Quest’anno l’Associazione Italiana Food Blogger ha creato il Calendario del Cibo Italiano, una risposta sana, genuina e tradizionale “all’italiana” del National Food Calendar statunitense.

Per me, questa è un’iniziativa bellissima perché abbiamo un patrimonio gastronomico così vasto e differenziato che sarebbe un peccato lasciarlo nel dimenticatoio, solamente in nome di una cucina sempre facile e veloce senza storia né emozioni.

Coniglio alla pattuìsa - un piatto da ambasciatrice

Ad ogni membro dell’Associazione è stato richiesto di essere ambasciatore di almeno una giornata nazionale. Riconosco che in questo “potevo fare di più” ma, vuoi gli impegni che si accavallano nel quotidiano, vuoi un po’ l’ansia “da prestazione” all’idea di rappresentare tutta l’associazione con un mio post…questa è la mia prima volta da ambasciatrice 😀
E parlo di un gusto che mi piace molto, celebro infatti la Giornata Nazionale dell’Agrodolce, un gusto che era apprezzato anche nell’antichità e di cui abbiamo numerose testimonianze.

agrodolce

Assieme al mio articolo, oggi sul sito AIFB troverete la mia ricetta del Coniglio alla pattuisa, un piatto tipico di Ragusa. Questo piatto è una gustosa variante del coniglio alla cacciatora, ed ha come particolarità quella che la carne viene fatta marinare con il vino, che in origine era il Porto: da qui la denominazione alla pattuìsa, che significa appunto “alla portoghese”.
Se volete saperne qualcosa in più sull’affascinante mondo dell’agrodolce e sulla ricetta del coniglio alla pattuisa leggete il mio articolo sul sito AIFB!

Come ogni ambasciatrice che si rispetti, anch’io ho i miei bravissimi contributor, con ricette una più bella dell’altra: grazie a tutti! ^_^

Coniglio alla pattuìsa - un piatto da ambasciatrice

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4 Risposte a “Coniglio alla pattuìsa – un piatto da ambasciatrice”

  1. E tu sei una fantastica Ambasciatrice! guà detto per il bellissimo articolo sul Calendario, e poi per questa ricetta, che tra l’altro è decisamente nelle mie corde (amo molto la carne di coniglio e l’agrodolce… che dire…). Tra l’altro, sono stata in vacanza in Sicilia, me ne sono innamorata e – tra le tonnellate di roba che mi sn portata a casa – anche i “famosi” cedri, direttamente dalla pianta, che ho usato per il mio contributo per te. Ciao!!

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