Caciocavallo impanato fritto ricetta siciliana

caciocavallo impanato fritto

Ormai faccio la blogger da qualche anno, e mi è successo più volte di andare in giro per l’Italia partecipando a contest, gare e casting televisivi legati al mondo culinario. Osservando non solo il mio stile di cucina, ma in generale quello dei colleghi, ho capito (che nessuno ne voglia a male!) che noi siciliani abbiamo una marcia in più, non perché siamo più bravi degli altri, ma perché la natura dell’isola, così ricca e variegata, ci offre un ventaglio di materie prime, sia di terra che di mare, introvabile in altre zone. Siamo “viziati” dalla nostra Terra che ci dona prodotti di qualità sempre eccellente. Io, da buona ragusana, sono cresciuta fra i formaggi, di cui la provincia è davvero ricca: basta fare dieci minuti in macchina e puoi comprarli freschi freschi direttamente dal produttore, una meraviglia! La punta di diamante dei nostri prodotti caseari è il Ragusano DOP, o più in generale caciocavallo (che si chiama così perché viene lasciato stagionare attaccato a delle corde “a cavallo” di grosse travi di legno), che si può gustare fresco, semistagionato o stagionato, quindi dal più morbido e delicato a quello più sapido e compatto. Se vi va, leggete il mio articolo sui formaggi storici siciliani sul sito dell’Associazione Italiana Food Blogger (AIFB). Oltre che all’argentiera, ricetta che adoro, io lo preparo spesso in padella: il caciocavallo impanato fritto è davvero una goduria! In pratica, preparo delle vere e proprie cotolette di caciocavallo, passandole nella farina, nell’uovo e nel pangrattato, e poi le friggo in olio ben caldo, creando una golosa crosticina croccante con un ripieno morbido e filante! Per preparare questa ricetta, scelgo in genere un formaggio fra il fresco ed il semistagionato (altrimenti c’è il rischio che venga troppo sapido). So che non in tutte le zone d’Italia è possibile trovare il caciocavallo, ma è una ricetta adattabile anche ad altri formaggi, l’importante è che siano a pasta filata non troppo umidi né troppo salati. Ecco come si prepara: è semplicissimo!

  • DifficoltàBassa
  • CostoBasso
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 400 gCaciocavallo (semistagionato)
  • 80 gFarina
  • 1Uovo
  • 150 gPangrattato
  • Erbe aromatiche (origano, rosmarino, salvia…)
  • Peperoncino in polvere
  • Sale
  • Olio di semi di arachide

Preparazione

  1. Preparare tre ciotole: una con la farina, una con l’uovo e la terza col pangrattato.

  2. Sbattere l’uovo con una forchetta.

  3. Insaporire il pangrattato a piacere con erbe e peperoncino.

  4. Tagliare il caciocavallo a fette regolari di 6-8 cm.

  5. Passare il formaggio nella farina, poi nell’uovo e poi nel pangrattato. Ripassare nuovamente ogni fetta prima nell’uovo e poi nel pangrattato.

  6. Mettere a scaldare abbondante olio di semi d’arachide in un padellino e, quando è ben caldo, friggere il caciocavallo due-tre minuti per lato (non troppe fette alla volta per non far abbassare la temperatura dell’olio).

  7. Quando la crosticina è ben dorata, porre il formaggio su carta assorbente, completare con un pizzico di sale (ancora meglio se grosso e macinato al momento) e servire. Buon appetito, il vostro formaggio impanato fritto è pronto per essere gustato!

Note e consigli:

– Chi vuole, può preparare una panatura più ricca aggiungendo a piacere olive e capperi tritati;

– Se si ha il tempo, consiglio di lasciare in frigorifero le fettine di formaggio panate una decina di minuti prima di friggerle: l’uovo si asciugherà e la crosta sarà più compatta;

– Si può anche friggere in olio extravergine d’oliva ma la frittura prenderà l’odore dell’olio, dal gusto più intenso di quello d’arachidi;

– E’ possibile preparare il formaggio anche in forno preriscaldato in modalità ventilata a 200° per 10 minuti.

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