Cacio all’argentiera (falso coniglio) – ricetta siciliana

Cacio all'argentiera (falso coniglio) con peperoni panati al forno

Il cacio all’argentiera è un piatto povero ma gustosissimo, per me un dolce ricordo d’infanzia: era sempre una festa quando il marito di mia madre decideva di prepararlo!

Questo piatto è anche chiamato “falso coniglio” perché si racconta che fu creato per la prima volta dalla moglie di un nobile in decadenza che abitava in Via Argentiera, vicino alla Vuccirìa di Palermo.

Il profumo del cacio all’argentiera ricorda infatti quello del coniglio alla stimpirata e quindi, preparandolo, la signora faceva credere a tutto il vicinato di preparare selvaggina, cosa che in realtà non potevano più permettersi (dovevano appunto accontentarsi di un pezzo di cacio).

Per cucinare questo piatto, io utilizzo il caciocavallo ragusano semistagionato, facendo attenzione che sia compatto ma non troppo salato e stagionato, caratteristiche che diventerebbero sgradevoli con la cottura.

Capisco che non dappertutto sia possibile trovare il caciocavallo, ma è possibile fare il piatto con qualunque formaggio a pasta filata che abbia caratteristiche simili: la nostra bella Italia è talmente ricca di prodotti caseari che sono certa troverete la variante che fa al caso vostro!

E’ ottimo accompagnato dai peperoni panati al forno.

Eccovi la ricetta…

Cacio all'argentiera (falso coniglio) con peperoni panati al forno
  • Preparazione: 5 Minuti
  • Cottura: 8 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 400 g Caciocavallo (semistagionato)
  • 2 spicchi Aglio
  • Aceto di mele
  • Origano
  • Peperoncino in polvere
  • Sale

Preparazione

  1. Tagliare il caciocavallo (preferibilmente freddo, così da reggere meglio la cottura) a fette regolari di spessore 6-8 mm.

  2. Schiacciare gli spicchi d’aglio senza sbucciarli con il lato della lama di un coltello e farli rosolare in un padellino con olio extravergine d’oliva.

  3. Quando l’olio è ben caldo, aggiungere il formaggio (non più di due-tre fette per volta ben distanziate fra loro) e lasciare cuocere per 2-3 minuti senza toccarlo per far formare la crosticina, poi girare sull’altro lato.

  4. Condire con un pizzico di sale, peperoncino e origano e sfumare con un po’ d’aceto, poi coprire e aspettare un minuto.

    Togliere il coperchio, far evaporare l’aceto e spegnere il fuoco.

    Servire il cacio all’argentiera subito, caldo e filante!

Note e consigli:

  • Io utilizzo l’aceto di mele perché è più delicato, ma la ricetta originale prevede l’aceto di vino bianco;
  • Raccomando di non girare il formaggio troppo presto perché c’è il rischio che la crosticina non sia ancora ben formata e che si attacchi al fondo;
  • Non utilizzare un formaggio troppo salato, diventerebbe sgradevole in cottura.

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