Uno degli aspetti che più mi piace del mio lavoro è quello di andare alla scoperta delle eccellenze del mio territorio, così ricco e variegato di materie prime di altissima qualità. Oggi voglio accompagnarvi in un viaggio nel mondo del grano grazie all’Azienda Agricola Damigella, una piccola azienda che si occupa della trasformazione dei grani antichi siciliani in pasta e semola.
Sebbene ormai le farine bianche raffinate vadano per la maggiore, i grani antichi sono dalla notte dei tempi le nostre coltivazioni autoctone: Timilia, Perciasacchi, Margherito, Russello, Maiorca e Senatore Cappelli sono tutte varietà che fin dall’antichità venivano utilizzate in Sicilia per la produzione di pane e pasta.
A differenza delle farine più raffinate, infatti, i grani antichi contengono molte fibre, che favoriscono il senso di sazietà aiutando a tenere sotto controllo valori come la glicemia e il colesterolo.
Qualche giorno fa, invitata dalla famiglia Damigella, ho avuto l’opportunità di visitare l’Azienda, immersa nelle campagne ragusane, dove ho potuto assistere all’intero ciclo di trasformazione del grano in farina, accompagnata da un sapiente (e paziente!) mugnaio che rispondeva alle mie mille domande: ero eccitata come una bambina!
La prima cosa che ho notato entrando nella parte della produzione è stato lo splendido mulino a pietra, come quelli di una volta: la macinazione lenta del mulino a pietra evita la cosiddetta “cottura delle semole”, che rimangono macinate in maniera più grossolana e che preservano perfettamente tutte le loro proprietà organolettiche: non vi dico il profumo!
Incantata da quell’ambiente pregno di odore di grano, tecniche antiche e tecnologia all’avanguardia al servizio della tradizione, mi sono fatta raccontare la storia dell’azienda, che ha origine dall’ormai nonno Giovanni Leonardo e dal suo desiderio di ritrovare i sapori della sua infanzia in un tempo in cui le farine erano ormai diventate quasi impalpabili e senza sapore.
E così, ho chiuso gli occhi e ho immaginato anch’io Donna Angela a Mineo (un paesino in provincia di Catania), che setacciava la farina e preparava il pane caldo con il grano Margherito. E mi sono messa nei panni di quel bambino, che la sua mamma definiva “buono come il pane” e che aspettava paziente ogni settimana di sentire l’odore del pane caldo impastato dalla maidda.
Ormai adulto, professionista in tutt’altro settore, Giovanni Leonardo è tornato nel mulino della sua infanzia scoprendo però che purtroppo era andato distrutto. E così, per nostra fortuna direi, ha deciso di creare l’azienda Damigella, con tutto l’amore e i profumi della sua Terra.
Quando, durante la mia visita in azienda, sono arrivata alla zona dei prodotti finiti, mi sono innamorata dei moltissimi formati di pasta – quasi tutti sia in versione bianca che integrale – che già alla vista, chiusi dentro i loro raffinati packaging, erano ruvidi, consistenti e corposi.
Non ho potuto fare a meno di soffermarmi sulla confezione di uno dei formati più amati dai bambini: le stelline, create da artigiani trafilatori e bucate al centro per permettere una cottura ottimale.
Nella confezione, sono raffigurati tanti bambini diversi fra loro con il nonno: sono proprio loro, Giovanni Leonardo e i suoi nipotini!
Poi mi è caduto lo sguardo sulle semole, e… apriti cielo! Le ho prese tutte!!! Margherito, Timilia, Maiorca, Senatore Cappelli, Perciasacchi, Russello, farina per il pane, per la pizza…tutte confezionate sottovuoto per mantenerne più a lungo tutta la fragranza! Dei veri e propri tesori per chi, come me, ama mettere le mani in pasta.
Nei prossimi mesi, mi divertirò a ricettare per voi (facendo ogni volta “il sacrificio” di degustare, eheheh!) questi deliziosi prodotti, che potete acquistare attraverso lo shop online comodamente da casa vostra o comprare in uno dei punti convenzionati in tutta Italia.
*POST REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON AZIENDA AGRICOLA DAMIGELLA