Alfabeto della patata

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Alfabeto della patata

Trovo in un vecchio numero di Sale&Pepe un alfabeto della patata e un’insegnante come me non se lo trascrive e non lo condivide con voi??? Impossibile!!!

Amido di patata: indispensabile in cucina per addensare salse, creme, budini e per rendere maggiormente friabili i dolci lievitati.

Belgio: è il paese dove si consumano più patate, considerate una media di 200 kg annui per abitante.

Cieza de Leon: capitano e storico spagnolo che, nel 1553, nella sua opera “Cronica del Perù” descrive per la prima volta i tuberi di patata.

Dandolo: alla fine del XVIII secolo introdusse la patata in Italia.

En chemise: è la poetica definizione francese per indicare la cottura di un cibo (patate comprese) avvolto nella carta oppure in un altro ingrediente come prosciutto o foglie di cavolo.

Fiammiferi: bastoncini di patate dello spessore di circa 3 mm e lunghi circa 6, destinati alla frittura.

Gattò: mitica ricetta della cultura napoletana. Enzo Arbore vinse la gara “L’uomo in cucina 2000” preparando la sua versione di questa classicissima ricetta.

Irlanda: la patata fu portata in Irlanda dall’Inghilterra. Vi svolse una fondamentale funzione alimentare durante una terribile carestia.

Lesse: 100 g di patate lesse con la buccia apportano un valore energetico pari a 85 kcal; facilmente digeribili e assimilabili, sono spesso prescritte per promuovere la guarigione dopo interventi chirurgici, danno benefici in caso di reumatismi, sono ottime nello stimolare la pulizia delle tossine dal corpo.

Mangiatori di patate: è uno dei capolavori di Van Gogh e raffigura una famiglia di contadini che mangiano un piatto di patate tagliate a pezzi.

Napoletano: le patate migliori provengono da terreni vulcanici e sono giustamente famose quelle coltivate nella zona intorno a Napoli.

Occhi: piccole macchie che si evidenziano spesso sulla superficie delle patate: si tratta di accumuli di sostanze nutritive di riserva, pronti per dare vita a nuovi germogli.

Parmantier Antoine: agronomo e farmacista francese, ha il merito di aver dimostrato l’importanza della patata nell’alimentazione, vincendo la diffidenza dell’epoca. Per convincere la popolazione a consumarla nel 1785 ricorse a un astuto stratagemma: da allora la patata è diventata un ingrediente fondamentale.

Quotidiana: per perdere qualche chilo è molto efficace una dieta che contenga patate anziché pane.

Rosmarino: è l’erba mediterranea il cui profumo fragrante non può mancare nella cottura delle patate al forno o in padella.

Spirito di patata: definizione che si usa per indicare la persona che fa la spiritosa quando non è il caso.

Tartuffe: è stato il primo nome dato alla patata dai francesi, che lo considerano sinonimo di ipocrisia proprio perché usato a sproposito come prima definizione di questo tubero.

Umidità: è il peggior nemico della patata che, infatti, va conservata in un ambiente buio e asciutto pena la comparsa di muffa.

Vodka: alcol rettificato ottenuto dalla distillazione delle patate (o del grano). Lo spirito ha gradazione alcolica fino a 96°, viene successivamente allungato con acqua per ridurne la gradazione, quindi miscelato con acido citrico, bicarbonato di sodio e zucchero.

Zucchero: la patata deve avere basso tenore di zuccheri, soprattutto glucosio e fruttosio, che provocano l’imbrunimento della pasta.

… e con questo Alfabeto della patata… mi promuovete???

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2 Risposte a “Alfabeto della patata”

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